Imperia (IM)

Richiesta danni per un milione di euro a 19 dirigenti ed ex amministratori Riviera Trasporti per i fallimentari bus a idrogeno

In corso di notifica la conclusione delle indagini della Procura contabile. Richieste da 7 a 205mila. La mazzata più grossa per il direttore generale Sandro Corrado e gli ex Ghinamo, Amabile, Barla e Benza

Richiesta danni per un milione di euro a 19 dirigenti ed ex amministratori Riviera Trasporti per i fallimentari bus a idrogeno

Per molti è stato un fulmine a ciel sereno, la maggior parte non ha ancora ricevuto la notifica del provvedimento: “Non dico nulla finché non leggo le carte” è la frase ricorrente tra la maggior parte dei 19 dirigenti, ex dirigenti e amministratori della Riviera Trasporti che si sono avvicendati alla guida della società imperiese a partire dal 2013.

Il riferimento è alla notifica della chiusura delle indagini da parte della  Procura della Corte dei conti sul contestato danno erariale legato ai denari pubblici investiti nell’acquisto e nella gestione dei famosi “bus a idrogeno”, inizialmente cinque, poi ridotti a tre, mai entrati effettivamente in circolazione lungo le strade della provincia di Imperia, se non per poco più di sei mesi. Ora la Procura – come anticipato questa mattina dal giornale Imperiapost – chiede oltre un milione e 50mila euro di danni da corrispondere alle casse pubbliche.

Controdeduzioni entro il 31 gennaio 2026 per i 19 amministratori

I 19 dirigenti e amministratori chiamati a rispondere del danno hanno tempo fino al prossimo 31 gennaio per presentare le loro controdeduzioni. Alcuni di loro, sentiti da Primalariviera, sostengono di non sapere neppure che ci fosse un’indagine da parte della Procura della Corte dei conti.

In sostanza i giudici contabili contestano in toto la gestione del progetto bus a idrogeno, dall’acquisto (inizialmente realizzato con un finanziamento europeo di 4,8 milioni, poi ridotti a 3,49)  ai successivi denari investiti sempre nel progetto idrogeno (poco meno di due milioni stanziati dalla Regione Liguria)  e stornati dall’iniziale destinazione per l’acquisto di 14 nuovi mezzi a gasolio.

Insomma un’operazione fallimentare su tutta la linea per la quale lo scorso anno la Guardia di Finanza di Imperia aveva completato una complessa indagine che è stata la base dalla quale è partita la procura della Corte dei conti per quantificare il danno e la sua suddivisione tra i presunti responsabili, che  secondo il giornale, che ha potuto visionare il provvedimento,  sono stati così suddivisi:

Sandro CORRADO  205.398,55 euro

Giancarlo GHINAMO  138mila euro

Gianfranco BENZO  88mila euro

Roberto BARLA  88mila euro

Teodoro AMABILE 82mila euro

Riccardo GIORDANO  59mila euro

Paola CASTELLI  59mila euro 

Andrea PIANA  59mila euro

Katia GIORDANO  54mila euro

Federico FONTANA  52mila euro

Marina AVEGNO : € 42mila euro

Marcello MORALDO 42mila euro

Pellegrina MARENCO  22mila euro

John PASQUI   15mila euro

Sara LERCARO  15mila euro

Nicoletta CRISTIANI   15.mila euro

Giovanni BARBAGALLO  7mila euro

Maurizio TEMESIO  7mila euro

Valentino ZANIN  7mila euro

I tre bus in servizio nel 2018… per poco

I  tre bus a idrogeno della Riviera Trasporti entrarono effettivamente in servizio solo a fine novembre 2018 sulla tratta Sanremo-Taggia QUI LA PRESENTAZIONE. Gli autobus erano dotati di  un’autonomia di 400 km che vuol dire un rifornimento ogni due giorni su strada.  La stazione per il rifornimento di idrogeno era stata costruita in Valle Armea in capo alla società Air Liquid Italia, con la quale ben presto vi furono problematiche per mancati pagamenti. In pratica i tre bus operarono per circa 6 mesi, poi finirono in deposito e anche la stazione in Valle Armea (per cui Rt continuava a pagare 45mila euro di affitto del terreno all’anno) restò inutilizzata. Nel 2022 la dismissione ufficiale e la svendita di mezzi e stazione di rifornimento. In totale un’operazione costata oltre 7 milioni secondo i calcoli fatti in allora.