Albavilla (CO)

Rubata la bicicletta elettrica del prete: appello per ritrovarla

Denunciato ai Carabinieri

Rubata la bicicletta elettrica del prete: appello per ritrovarla

I ladri non risparmiano nemmeno i sacerdoti: rubata la bicicletta elettrica di Padre Christophe Lokossa, appello alla comunità per ritrovare il mezzo che permetteva al religioso di svolgere i servizi parrocchiali ad Albavilla e Albese.

Denunciato ai Carabinieri

E’ successo sabato scorso, 29 novembre, intorno a mezzogiorno: il sacerdote ha lasciato per qualche minuto la bicicletta incustodita sul sagrato. Il tempo di chiudere la chiesa e il mezzo non c’era più. «Ho lasciato per qualche minuto, davvero il tempo di chiudere la chiesa, la bicicletta posizionata proprio fuori – spiega il religioso – Quando sono ritornato, dopo avere chiuso tutto, era sparita. Sono andato subito a fare denuncia dai Carabinieri, grazie alla disponibilità del sindaco Giuliana Castelnuovo che mi ha gentilmente accompagnato».
Un mezzo che per il religioso è importante: don Christophe, infatti, utilizza la bicicletta per spostarsi tra Albavilla, Carcano e Albese per le celebrazioni e i tanti servizi per la comunità. Nelle celebrazioni dello scorso fine settimana, don Walter Anzani ha divulgato alla comunità l’appello ad aiutare don Christophe a ritrovare la bicicletta. E la speranza è che le indagini avviate dai Carabinieri possano permettere di risalire al colpevole e restituire il maltolto al sacerdote. «Penso che quello che è successo sia una vergogna – ancora don Christophe – Sono molto dispiaciuto. utilizzavo tanto la bicicletta per i servizi parrocchiali. In questi giorni, però, devo dire che ho trovato la compassione dal sindaco, dal parroco e dai compaesani che mi hanno aiutato e mi sono stati vicini. Mi auguro che si possa ritrovare e una legge più forte per chi commette questi fatti».
Il sindaco Castelnuovo, a sua volta, ha condannato il grave gesto, peraltro ai danni di un religioso al servizio della comunità. «Il furto della bici elettrica a don Cristophe è un atto vergognoso – ha commentato – Rubare è già grave, ma colpire una persona che ogni giorno si mette al servizio della comunità è un segnale ancor più grave, di mancanza di rispetto e di civiltà. Sono amareggiata ma faremo tutto il possibile per restituirgli ciò che gli è stato tolto. La Polizia locale si è attivata e abbiamo visionato le telecamere, il comando dei Carabinieri di Erba sta mettendo il massimo impegno per individuare il responsabile».

(nella foto don Christophe Lokossa)