Internazionale

Ucraina, l’incertezza di Trump: “Prima o poi riusciremo a terminare la guerra”

Putin ne approfitta: "Kiev si ritiri dal Donbass o lo prenderemo con la forza"

Ucraina, l’incertezza di Trump: “Prima o poi riusciremo a terminare la guerra”

Donald Trump ha sempre manifestato fiducia sulla possibilità di porre fine al conflitto in Ucraina, ma ora anche le sue certezze vacillano. Quantomeno sulle tempistiche. Sì, perché i negoziati con Mosca non sono stati per nulla risolutivi, e ora Putin alza il tiro ribadendo un concetto già espresso poche settimane fa: la Russia avrà il Donbass, con la diplomazia o con le armi.

Washington: “Progressi, ma la pace rimane lontana”

Il presidente statunitense Donald Trump ha sottolineato l’impegno della Casa Bianca nella mediazione, ricordando che il conflitto continua a causare un numero elevatissimo di vittime militari.

“Abbiamo risolto otto guerre e stiamo cercando di risolverne un’altra, quella tra Russia e Ucraina, se possibile. Ci stiamo lavorando duramente”, ha dichiarato Trump, aggiungendo che solo nell’ultima settimana sarebbero stati uccisi 8.000 militari, mentre “lo scorso mese 27.000 soldati sono stati uccisi senza alcun bisogno”.

Putin a colloquio con l’inviato Usa Steven Witkoff

A rimarcare la complessità del negoziato è anche il vicepresidente James David Vance, che definisce la mancata intesa con Mosca una “costante frustrazione per la Casa Bianca”. In un’intervista alla NBC, Vance ha ammesso:

“Pensavamo che quella sarebbe stata la guerra più facile da risolvere. Se mi aveste detto che la pace in Medio Oriente sarebbe stata più semplice da ottenere della pace nell’Europa orientale, vi avrei dato dei pazzi.”

Il vicepresidente Usa Vance

Nonostante ciò, mantiene un cauto ottimismo, sostenendo che sono stati compiuti “molti progressi”, con la speranza di “buone notizie nelle prossime settimane”.

Berlino: “La Russia non mostra vere intenzioni di pace”

Una linea nettamente più critica proviene dalla Germania. Il ministro degli Esteri Johann Wadephul, intervenuto alla riunione ministeriale dell’OSCE a Vienna, ha giudicato la postura diplomatica russa come priva di qualsiasi apertura concreta:

“La Russia non sta mostrando alcuna seria intenzione di porre fine alla sua guerra di aggressione. Putin intensifica la sua retorica, resta fedele alle sue richieste massimaliste e continua a fare affidamento sui mezzi militari.”

Wadephul ha inoltre ribadito che, secondo Berlino, Mosca non rappresenta “uno Stato pacifico” e che la guerra non è diretta solo contro Kiev, ma contro “le fondamenta dell’ordine di sicurezza comune europeo”. Da qui il richiamo alla necessità di rafforzare la cooperazione multilaterale all’interno dell’OSCE, organizzazione nata proprio per garantire la sicurezza nel continente.

Mosca: “Il Donbass sarà sotto controllo russo”

Ed effettivamente, le dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin, intervistato da India Today durante la visita al premier indiano Modi, vanno esattamente in questa direzione. Il leader del Cremlino ha confermato le ambizioni territoriali nel Donbass, lasciando poco spazio a interpretazioni diplomatiche:

“O liberiamo questi territori con la forza delle armi, oppure le truppe ucraine dovranno ritirarsi e smettere di uccidere la gente.”

Putin due giorni in visita in India: i temi del vertice con il premier Modi
L’arrivo di Vladimir Putin in India, accolto dal premier Modi

Una dichiarazione che segnala un irrigidimento della posizione russa nei negoziati e un chiaro messaggio politico rivolto sia a Kiev sia agli interlocutori occidentali.

Kiev: “Solo una pace dignitosa può garantire sicurezza”

Da parte sua, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un messaggio pubblicato su Telegram, ha confermato che la delegazione ucraina continuerà i colloqui negli Stati Uniti con il team del presidente Trump, con l’obiettivo di ottenere chiarimenti sulle ultime posizioni russe.

“Il nostro compito ora è ottenere informazioni complete su quanto detto in Russia e sugli altri pretesti escogitati da Putin per prolungare la guerra e fare pressione sull’Ucraina”, ha affermato Zelensky.

Il leader ucraino ha ribadito che Kiev lavorerà “nel modo più costruttivo possibile” con i partner internazionali per garantire una pace dignitosa, definita come l’unica in grado di assicurare una “vera sicurezza”.

Escalation militare: nuovi attacchi con droni nella notte

Intanto sul campo, Mosca ha annunciato di aver abbattuto 41 droni ucraini durante la notte, secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass. Media locali riferiscono danni al porto marittimo di Temryuk, nel Territorio di Krasnodar, e alla raffineria di Syzran nella regione di Samara.