Cisano Bergamasco (BG)

Folla e commozione al funerale del pizzaiolo Marco Motta, scomparso tragicamente

"Fratellone, non dimenticherò la tua amata Atalanta. Ti prometto che da milanista andrò nella curva dell'Atalanta e tiferò per te" le parole di Silvia Motta, sorella del pizzaiolo 39enne di Pontida

Folla e commozione al funerale del pizzaiolo Marco Motta, scomparso tragicamente

Folla e commozione al funerale del pizzaiolo Marco Motta. Sono stati celebrati nel pomeriggio di oggi, martedì 2 dicembre 2025, a Cisano Bergamasco, i funerali di Marco Motta, il pizzaiolo 39enne originario di Valgreghentino, ma residente a Pontida, rinvenuto privo di coscienza all’alba di domenica 23 novembre nel parcheggio vicino al Qi Bar, lungo la Briantea.

Folla e commozione al funerale del pizzaiolo Marco Motta, scomparso tragicamente

Nella chiesa di Santo Stefano di Villasola, centinaia tra amici, parenti o semplici conoscenti si sono radunati e stretti intorno alla famiglia, distrutta dalla perdita improvvisa del proprio caro. Durante la celebrazione del rito funebre, il parroco don Sperando Ravasio, ha riflettuto sul senso di questa perdita improvvisa.

«La morte, pur nel dolore e nel pianto, serva a svegliarci e ci richiami alle cose essenziali della vita – le parole del sacerdote – Oggi accompagniamo Marco con la preghiera, ponte tra questo e l’altro mondo, dove il Signore ci aspetta a braccia aperte. Io ti ringrazio Marco. Grazie per averci fatto riflettere oggi, e per aver donato tutti i tuoi organi. È bello sapere che altre persone continueranno a vivere e sorridere grazie alla tua generosità».

Commosso il ricordo della sorella Silvia

Prima dell’ultimo saluto, anche la sorella del pizzaiolo 39enne, Silvia Motta, ha voluto dedicare parole d’affetto per il fratello: «Mi hai sempre fatto tanti scherzi ma questo no, non me lo dovevi fare. Ti piaceva tanto prendermi in giro e adesso chi lo farà? Sto passando un periodo nero e tu non mi hai mai abbandonato. Eri sempre disposto ad aiutare il prossimo. Ora sono qui a chiederti scusa per tutte le volte che non ti ho detto “Ti voglio bene”. Saluta il nonno, la nonna e la zia, so che ti prenderanno tra le loro braccia nel giardino della gioia eterna. Io so che con il tuo sorriso porterai gioia nell’alto dei cieli. Tranquillo fratellone, non dimenticherò la tua amata Atalanta. Ti prometto che da milanista andrò nella curva dell’Atalanta e tiferò per te. Amavi divertirti con i tuoi amici e continuerai a farlo: cambia solo il posto».

Al termine della funzione il feretro ha proseguito per la Cremazione. Marco Motta lascia la mamma Cristina, il papà Giorgio, la sorella Silvia e il fratello Gianluca, la nonna Antonietta e tutti i parenti.

Fuori dalla chiesa, l’ultimo saluto dei tanti amici intervenuti. Poche e semplici parole, cariche tanto di affetto quanto di dolore, impresse su di un lenzuolo bianco appeso a una ringhiera e tracciate con la vernice nera e azzurra, colori della sua squadra del cuore, l’Atalanta: “Ciao Marchì“.

Una morte tragica, avvenuta in circostanze ancora non chiare

Il pizzaiolo, molto conosciuto in tutta la Val San Martino e in Brianza (in passato aveva lavorato anche a Cisano, Calolziocorte e Calco), era stato trovato privo di conoscenza all’alba di domenica 23 novembre, in un parcheggio a Pontida. Con lui, anch’egli privo di sensi, c’era il fratello minore. Entrambi erano stati ricoverati in ospedale a Bergamo e le condizioni di Marco erano subito apparse disperate. Venerdì, 28 novembre, i medici hanno staccato le macchine che lo avevano tenuto in vita per alcuni giorni, in attesa della donazione degli organi. Già il giorno precedente, però, la sorella aveva reso noto che Marco era cerebralmente morto.

I carabinieri di Zogno e di Cisano Bergamasco sono tutt’ora al lavoro per cercare di ricostruire con esattezza cosa sia successo tra l’uscita dal bar e il ritrovamento. In un primo momento si era addirittura ipotizzato che il fratello potesse aver colpito Marco, ma non emergono elementi chiari contro di lui. Ad emergere, nei giorni scorsi, è stata anche l’ipotesi di un malore improvviso che avrebbe colpito tanto l’uno quanto l’altro fratello. Al momento, resta quindi un mistero la dinamica dei fatti di quella notte. In seguito all’autopsia effettuata nella mattinata di venerdì, il magistrato ha disposto la consegna della salma ai familiari per l’organizzazione dei funerali.