I sindacati ribadiscono il loro “no” ai licenziamenti alla QVC di Brugherio e, visto che negli ultimi giorni non è arrivato nessun dietrofront da parte dell’azienda, in queste ore hanno annunciato uno sciopero e un presidio davanti ai cancelli aziendali, fissati per mercoledì 3 dicembre.
Licenziamenti QVC, mercoledì sciopero e presidio davanti ai cancelli dell’azienda
“Non è stato fatto nessun dietrofront sulle procedure di licenziamento attivate nei confronti delle Presenter e non è stata manifestata alcuna disponibilità a un tavolo negoziale sulla questione – fanno sapere le RSU e le organizzazioni sindacali Territoriali SLC CGIL – FISTEL CISL. Ai volti pubblici dell’azienda, dopo decenni di onorato servizio, non viene data altra scelta se non quella del licenziamento.
Un’azienda che si fregia di essere inclusiva a 360 gradi dovrebbe essere conseguente, oltre che nella forma, anche nella sostanza. Questo oggi non appare, anzi. Una delle lavoratrici coinvolte è, peraltro, una delegata sindacale democraticamente eletta dal personale di QVC.
Tutto questo accade nel bel mezzo dello stato di agitazione già dichiarato da mesi sulla vertenza relativa alle festività previste dal CCNL. Numerosi sono stati gli incontri tra Organizzazioni Sindacali e azienda per tentare di dirimere la questione e cercare una soluzione. In nessun momento a queste Organizzazioni Sindacali e RSU è stata espressa o è emersa la volontà aziendale di ridurre il perimetro occupazionale con l’esternalizzazione totale di un reparto che rappresenta il primo biglietto da visita verso la clientela. Una scelta miope a nostro avviso!”
Da qui la decisione di scioperare:
“Crediamo fortemente che sia arrivato il momento che questa azienda dia il giusto rispetto e la dignità a tutti i lavoratori di QVC, alle RSU e al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Per questi motivi, Mercoledì 3 Dicembre 2025 è indetto lo sciopero per l’intero turno di lavoro in tutti i reparti.
Sarà organizzato un presidio a Brugherio a partire dalle ore 11:30, fuori dai cancelli aziendali. Ricordiamo che i lavoratori scioperanti non possono essere sostituiti e non è dovuto alcun preavviso. No ai licenziamenti coatti! Rispetto del CCNL!”