La proposta di legge per la gestione dei cani “difficili” è approdata in Senato

A presentare il percorso che ha portato alla stesura del documento anche l'esperta di Pozzuolo Martesana Elisa Cezza

La proposta di legge per la gestione dei cani “difficili” è approdata in Senato

Si è tenuta oggi a Roma a Palazzo Madama, presso il Senato della Repubblica, la Conferenza stampa “Responsabilità è sicurezza: il valore della gestione consapevole del cane” con la presentazione della Proposta di Legge Parlamentare di Regione Lombardia “Norme specifiche per alcune tipologie di cani a tutela del loro benessere e della pubblica incolumità”, su iniziativa del senatore Manfredi Potenti, che ha coordinato gli interventi degli ospiti.

Cani “difficili”, provvedimenti per gestirli

Alla Conferenza stampa ha partecipato il Consigliere di Regione Lombardia Roberto Anelli, Presidente della Terza Commissione sanità, che ha partecipato al tavolo di lavoro e che ha sottolineato gli obiettivi della proposta, tra i quali la creazione di una save list, e non una black list, di animali da salvare da una scorretta gestione che li porta inevitabilmente a finire nei canili dove difficilmente verranno adottati soprattutto per l’enorme surplus di cucciolate casalinghe che vengono messe al mondo e on line,  e saranno quindi costretti a passare la loro vita nei canili.

Per Anci Lombardia sono intervenuti Fabio Binelli, Coordinatore del Dipartimento Servizi Pubblici Locali – Ambiente – Politiche Agricole – Green Economy, ed Elisa Cezza, Esperta di Anci Lombardia e rappresentante nella Consulta regionale per la tutela degli animali d’affezione e per la prevenzione del randagismo, nonché responsabile dell’Ufficio diritti animali di Vimodrone e Gorgonzola e punto di riferimento per la Lega Nazionale per la Difesa del cane di Segrate.

Binelli ha ricordato come il lavoro sfociato poi nella proposto sia partito “dalle indicazioni della nostra Consulta sui disagi che arrivano dai canili. I cani – ha sottolineato Binelli – sono ormai parte delle famiglie” e data la rilevanza dei numeri “il tema sta diventando sempre più importante per le amministrazioni comunali che stanno sviluppando servizi. Per supportare un percorso di lavoro, come Anci Lombardia abbiamo organizzato un webinar molto partecipato e abbiamo fatto un questionario in cui è emerso che le problematiche sono molto forti. Il numero degli abbandoni in Lombardia risulta limitato, anche se la maggior parte dei canili sono pieni, con difficoltà di gestione che ricadono sui Comuni. E’ quindi necessario intervenire per dare strumento adeguato per la gestione e benessere animale e della collettività”.

Partiti dall’emergenza denunciata dai canili, alle prese con tipologie di cani che faticano a trovare una nuova famiglia, siamo arrivati a portare in Parlamento la voce dei cani, credo non sia una cosa scontata, ringrazio per questo Anci Lombardia per l’attenzione che ha mostrato per questo tema. Si tratta di una emergenza causata da un surplus di questa tipologia di cani, a causa delle cosiddette cucciolate casalinghe e da una acquisizione incauta senza formazione

ha aggiunto la pozzuolese Elisa Cezza, che ha voluto chiarire alcuni punti di una proposta che parte dal basso, dagli addetti ai lavori, i Comuni, i canili e le ATS, con le quali i canili devono convenzionarsi.  Partendo da questi presupposti appaiono strumenti necessari quelli proposti dalla PLP “il divieto di cucciolate casalinghe, il patentino che va a filtrare chi adotterà il cane, e una save list di cani da salvare, non discriminatoria ma che riconosca le caratteristiche di alcune tipologie di cani e tenderà a proteggerli.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il Presidente di ENCI, Ente nazionale cinofilia italiana, Dino Muto, e Fabio Maffioletti di ATS Milano che ha illustrato i dati di ATS relativi agli ingressi di queste tipologie di cani nei canili sanitari e rifugi, e i dati relativi alle morsicature soffermandosi sulle problematiche di questi cani relative alla detenzione nelle strutture.