Il primo incontro è stato di presentazione, il secondo ha riguardato il traffico e la viabilità del quartiere. Ora i membri del Comitato Seggiano al Centro sono pronti ad affrontare il tema Piano del Governo del Territorio all presenza del vicesindaco e assessore con delega all’Urbanistica Saimon Gaiotto.
Il secondo incontro con Seggiano al Centro
Appuntamento oggi, martedì 25 novembre 2025, presso il salone dell’oratorio di via Del Santuario, con l’incontro promosso dal comitato.
E’ il momento giusto per affrontare questo argomento e siccome crediamo in una città che si ridisegna insieme, è fondamentale esporre ora il nostro punto di vista, prima che le scelte vengano cristallizzate.
Anche in merito alla decisione di aggiornare il Pgt – pur non essendo formalmente a scadenza – da parte dell’Amministrazione, Seggiano al Centro si è detta favorevole:
La città cambia, e un piano urbanistico deve adattarsi ai nuovi bisogni; nuove infrastrutture come la Cassanese Bis modificheranno profondamente la geografia della mobilità ed emergono nuovi bisogni sociali e nuove opportunità di rigenerazione urbana. Per noi, l’obiettivo non è “espandere” Seggiano, ma completare, riequilibrare, restituire senso e qualità agli spazi urbani, soprattutto nei quartieri storici come Seggiano.
Durante l’incontro verrà presentata una sintesi ragionata degli impegni del programma elettorale del 2021, confrontandoli con ciò che è stato avviato e con ciò che manca ancora.
Vogliamo capire quali trasformazioni urbanistiche sono realisticamente inseribili nel futuro Pgt e quali margini ci sono per migliorare Seggiano. Proporremo 7 temi chiave per il quartiere. Il nostro obiettivo è avere un confronto vero, non formale: capire quanto dell’impianto del 2021 e del futuro Pgt si può tradurre in scelte urbanistiche concrete per Seggiano.
L’incontro successivo si terrà il 18 dicembre 2025, e sarà dedicato a un tema importante e spesso divisivo: immigrazione e integrazione. Un tema “caldo” nella quotidianità di tanti pioltellesi, e in particolari di seggianesi, alle prese con differenti tipologie di migrazione che, in particolare negli ultimi dieci anni, sembrano aver reso più complessa la coesistenza e la condivisione.