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Binaghi esulta dopo la Davis: “Ora sogno uno Slam a Roma”

Il presidente della FITP celebra il trionfo azzurro, rivendica il modello federale e guarda già alle nuove sfide future.

Binaghi esulta dopo la Davis: “Ora sogno uno Slam a Roma”

Angelo Binaghi non riesce a trattenere l’entusiasmo. Intervenuto dopo la conquista della terza Coppa Davis consecutiva, il presidente della FITP celebra un gruppo che continua a riscrivere la storia del tennis italiano. «Complimenti ai ragazzi, sono loro che vincono, e complimenti ai loro staff e alle famiglie. Ci godiamo questo momento strepitoso. Aveva ragione Sinner: abbiamo uno squadrone. Non dovevamo lamentarci delle assenze, ma pensare a vincere con quello che avevamo».

“Successo costruito sui meriti, niente politica”

Binaghi sottolinea anche il lavoro dietro le quinte, rivendicando il metodo che ha guidato la crescita della federazione: «Abbiamo raso al suolo e ricostruito tutto sulla base del riconoscimento dei meriti, in campo e fuori. Noi facciamo efficienza, non clientelismo o nepotismo. Non ci piace aiutare gli amici». Poi un aneddoto: «Con questa Davis mi sono fatto un altro nemico: non ho dato un biglietto omaggio a un caro amico. Capirà».

Il presidente ricorda anche una sorta di passaggio di testimone interno alla squadra: «Sinner aveva detto due anni fa a Berrettini, allora infortunato, che l’avrebbero vinta insieme. Berrettini lo ha detto a Cobolli. Ora sono curioso di sapere a chi lo dirà Cobolli».

L’obiettivo: portare la squadra da Mattarella

Il prossimo impegno, racconta con ironia, sarà tutt’altro che semplice: «È un sogno andare dal presidente della Repubblica, da questo presidente. Ora parte il mio secondo torneo: raccogliere i ragazzi e le ragazze che stanno per partire per le vacanze. È l’unica settimana di riposo prima della stagione australiana, ma ce la metterò tutta».

Un quinto Slam a Roma e il futuro delle Finals

Lo sguardo poi si sposta sulle prospettive del tennis italiano: «Portare il quinto Slam a Roma? Assolutamente sì. L’importante è che non ci creda solo io, ma anche il governo». Sul fronte Finals, Binaghi conferma la solidità del rapporto con il ministro Abodi: «Con lui c’è amicizia e totale condivisione degli obiettivi. L’anno prossimo giocheremo sicuramente a Torino. Lo ringrazio: questo successo è anche merito suo».

Infine, una nota sul futuro della Davis a Bologna: «Dobbiamo sempre migliorare. Ci sarà un palazzetto nuovo, accanto a quello provvisorio della Fiera. Avremo finalmente un vero palazzetto dello sport».