Internazionale

Ematologia nuove frontiere per diagnosi e trattamento al Mauriziano di Torino

I risultati ottenuti aprono nuove prospettive per estendere il trattamento libero da farmaci anche ai pazienti con trascritti atipici, migliorando la qualità della vita senza comprometterne la sicurezza.

Ematologia nuove frontiere per diagnosi e trattamento al Mauriziano di Torino

La struttura complessa di Ematologia dell’ospedale torinese ha coordinato uno studio presentato al congresso EHA 2025 con le nuove frontiere in materia di diagnosi e trattamento.

Nuove frontiere in termini di diagnosi e trattamento: i risultati dello studio del Mauriziano di Torino

L’Azienda ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino ha presentato lo studio coordinato dalla Struttura Complessa di Ematologia al congresso EHA 2025 (European Hematology Association): ha sperimentato una nuova metodologia per la quantificazione dei trascritti atipici nei pazienti con leucemia mieloide cronica. L’uso della droplet digital PCR, ovvero di una tecnica di laboratorio che consente la quantificazione degli acidi nucleici frazionando un campione di DNA in circa 20mila singole goccioline, in affiancamento alla tecnica tradizionale, ha dimostrato maggiore sensibilità e precisione nel monitoraggio della malattia residua minima, anche nei casi con trascritti rari non quantificabili secondo gli standard internazionali. I risultati ottenuti aprono nuove prospettive per estendere il trattamento libero da farmaci anche ai pazienti con trascritti atipici, migliorando la qualità della vita senza comprometterne la sicurezza.