Legnano (MI)

Nuova vita per il Bernocchi: taglio del nastro dopo tre anni di lavori

L'intervento di Città metropolitana, del valore di oltre 11 milioni di euro, ha restituito alla piena fruizione degli studenti dell'Ipsia la sede storica, risalente al 1924.

Nuova vita per il Bernocchi: taglio del nastro dopo tre anni di lavori

Taglio del nastro per il rinnovato Ipsia Bernocchi di Legnano, restituito alla piena fruizione degli studenti dopo tre anni di lavori di restauro conservativo e adeguamento normativo (conclusi in anticipo rispetto alle previsioni).

La sede dell’Ipsia Bernocchi torna all’antico splendore

Un intervento da oltre 11 milioni di euro, finanziato dal Pnrr nell’ambito di NextGenerationEU, che ha riguardato l’ala storica dell’istituto, datata 1924, che rappresenta uno dei complessi scolastici più significativi dell’Altomilanese per valore architettonico e identitario. Un restauro conservativo di alto livello che ha riportato l’edificio al suo antico splendore, preservando il valore architettonico e storico, e, al tempo stesso, lo ha reso pienamente sicuro, accessibile e adeguato alle più moderne norme antisismiche, antincendio e igienico-sanitarie e di abbattimento delle barriere architettoniche. Il risultato è un istituto completamente rinnovato, più bello, più sicuro e, finalmente, accessibile a tutti gli studenti, studentesse e al personale.

Tra Liberty e innovazione, le principali opere realizzate

Tra le principali opere realizzate figurano il restauro delle facciate principali e interne, con pulitura e recupero degli elementi decorativi originali; il rifacimento completo della copertura a doppia falda con ancoraggi antisismici e linea vita; la realizzazione di una nuova scala di sicurezza esterna e di un ascensore esterno per garantire l’accessibilità a tutti i piani; l’adeguamento sismico con intonaco armato, chiusura di vani critici e rinforzo strutturale; la creazione di intercapedini per migliorare i rapporti aeroilluminanti dei locali seminterrati. Sono stati inoltre ristrutturati e ampliati i blocchi servizi igienici su tutti i piani, con particolare attenzione all’accessibilità per persone con disabilità; sono stati sostituiti tutti i quadri elettrici, gli impianti di illuminazione (salvo gli apparecchi storici), le prese, i punti dati, l’illuminazione di emergenza. Nuovi anche gli impianti di rilevazione incendi, evacuazione sonora e antintrusione. Infine, sono stati restaurati e ricollocati gli infissi storici, recuperata l’aula magna e gli ambienti interni di pregio. L’edificio conserva intatte le sue caratteristiche Liberty sulla facciata principale e negli spazi interni (atrio, corridoi, aula magna), valorizzate dal progetto di restauro.

“Le scuole sono il più importante investimento per il futuro del Paese”

Il consigliere delegato all’Edilizia scolastica della Città Metropolitana di Milano Roberto Maviglia dichiara:

“Restituiamo agli studenti, ai docenti e a tutta la comunità di Legnano un pezzo importante della nostra storia completamente rinnovato, più sicuro, più accessibile e funzionale. Il Pnrr ci ha consentito di recuperare un patrimonio architettonico importante e di proiettarlo nel futuro. Un esempio concreto di come i fondi europei stiano concretamente cambiando il volto delle nostre scuole. Questo intervento dimostra cosa si può fare quando ci sono risorse dedicate. Il Pnrr ha come orizzonte temporale il 2026, e proprio per questo è necessario che il Governo investa in modo strutturale nell’edilizia scolastica: le scuole sono il più importante investimento per il futuro del Paese e non possiamo permetterci di fermarci ora anzi, è necessario più che mai dare risposte ai bisogni che ci rappresenta quotidianamente il mondo della scuola”.

“Una scuola non è un edificio, è il cuore pulsante della nostra società”

La dirigente scolastica Elena D’Ambrosio sottolinea:

“Una scuola non è un edificio come tutti gli altri, è il cuore pulsante della nostra società, il luogo in cui si cresce, si coltivano sogni, si offrono opportunità, si trasmettono valori e si formano i cittadini di domani. Investire nell’edilizia scolastica significa investire nel futuro. Il mio augurio è che questo spazio ritrovato sia un ambiente inclusivo, ricco di idee, di opportunità e di soddisfazioni”.