Reggio nell'emilia (RE)

Bilancio di previsione della Regione tra tagli e nuovi investimenti

Confermata la riduzione del terzo scaglione Irpef che cala dello 0,15%. Tra le altre misure, un contributo strutturale di risorse regionali alla sanità di 200 milioni e incremento di 25 milioni di euro del Fondo per la non autosufficienza (di 110 milioni se si guarda al 2024)

Bilancio di previsione della Regione tra tagli e nuovi investimenti

Il bilancio 2026 della Regione è una manovra espansiva. Nonostante il taglio dello Stato, nessun arretramento: confermiamo tutte le previsioni della precedente finanziaria continuando a investire su sanità pubblica, non autosufficienza e sicurezza del territorio, avviando al contempo una nuova fase di rilancio degli investimenti pubblici e privati”.

Il progetto di legge del bilancio di previsione 2026 -2028

REGGIO EMILIA – Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e l’assessore regionale al Bilancio, Davide Baruffi, sintetizzano il progetto di legge del bilancio di previsione 2026-2028 varato dalla Giunta: la manovra, dopo l’esame di tutte le Commissioni assembleari, approderà in Aula per il voto finale dell’Assemblea legislativa entro la fine del mese di dicembre.

Una manovra finanziaria

Una manovra finanziaria regionale complessiva da 14 miliardi e 280 milioni di euro, di cui 10,5 miliardi per la sanità a cui, a partire da quest’anno, sarà garantito un contributo strutturale di risorse regionali pari ad almeno 200 milioni di euro.

Si riduce l’addizionale Irpef

Nonostante il taglio nazionale aggiuntivo di oltre 23 milioni, a titolo di contributo ai saldi della finanza pubblica (che sale complessivamente a 91,7 milioni di euro per il 2026), entrerà in funzione dal 1^ gennaio una prima riduzione dell’addizionale Irpef per il III scaglione di redditi (dai 28mila ai 50mila euro), che passerà quindi dall’attuale 0,90% a 0,75%, cui ne seguirà un’ulteriore per l’anno di imposta 2027, con l’aliquota che scenderà ulteriormente a 0,60%. La maggiorazione per il IV scaglione (oltre i 50 mila euro) resterà invece confermata all’1,6% anche il prossimo triennio.

Irpef

Nonostante il taglio nazionale aggiuntivo di oltre 23 milioni, a titolo di contributo ai saldi della finanza pubblica (che sale complessivamente a 91,7 milioni di euro per il 2026), entrerà in funzione dal 1^ gennaio una prima riduzione della maggiorazione Irpef per il III scaglione di redditi (dai 28mila ai 50mila euro), che passerà quindi dall’attuale 1,70% a 1,55%, cui ne seguirà un’ulteriore per l’anno di imposta 2027, con la maggiorazione regionale che scenderà ulteriormente a 1,40%. La maggiorazione per il IV scaglione (oltre i 50 mila euro) resterà invece confermata al 2,10% anche il prossimo triennio.

Casa e sanità

Al contempo, in forza della manovra fiscale dell’anno 2025, sono assicurate maggiori entrate all’Ente per circa 400 milioni di euro che permettono di sostenere quelle politiche individuate  dalla Giunta come prioritarie; tra queste la messa in sicurezza della sanità pubblica e universalistica, assicurando alle Aziende sanitarie un contributo significativo con mezzi regionali; il rafforzamento strutturale  dei servizi per la non autosufficienza, la sicurezza del territorio,  le politiche per la casa e il sostegno al trasporto pubblico locale a fronte dei tagli apportati al Fondo nazionale dal bilancio dello Stato.

Rilancio

Nella fase di conclusione del Pnrr e in un quadro ancora di incertezza rispetto al futuro delle Politiche di coesione post 2027, con questo bilancio la Giunta avvia inoltre una propria strategia di rilancio degli investimenti pubblici e privati. Dopo anni di progressiva riduzione del proprio indebitamento, grazie anche a una buona disponibilità di cassa, è oggi possibile incrementare la mole di investimenti da 300 a 360 milioni di euro nel triennio anche mediante il ricorso all’autorizzazione a contrarre debito. Inoltre, grazie all’accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni, che consente alle Regioni di utilizzare parte delle risorse tagliate nell’anno precedente per nuovi investimenti, nel triennio 2026-2028 la Regione Emilia-Romagna sarà nella condizione di realizzare investimenti per ulteriori 156 milioni di euro. Risorse che saranno utilizzate per realizzare progetti strategici, nel confronto con le istituzioni e le parti sociali, a partire dal Patto per il Lavoro per Clima.