Finalmente si sono concluse. Anche ‘sta sessione di gare delle Nazionali ce la siamo tolta dai piedi. E non vediamo l’ora che sia l’anno prossimo per goderci la sosta lunga di settembre piuttosto che questo spezzatino che non diverte nessuno.
E quando scriviamo nessuno intendiamo presidenti, allenatori, giocatori, tifosi. Nessuno. Anche perché poi si torna in campo e si gioca per settimane ogni tre giorni. “Magia” della pessima organizzazione.
Questioni organizzative a parte, la tornata di partite che si è chiusa ieri (18 novembre) ha incoronato anche il Belgio (7-0 al Liechtenstein) tra le qualificate al Mondiale 2026 e De Ketelaere ha segnato una doppietta, cosa che fa sempre morale al di là dell’avversario.
Per il resto, delusione per Kolasinac (ammonito pur restando seduto in panchina), che ha pareggiato 1-1 in Austria con la sua Bosnia e vedendo così sfumare il sogno di una qualificazione diretta ai Mondiali, e 90′ in panchina per Hien, che non è sceso in campo in Svezia-Slovenia 1-1.
Gli ultimi a rientrare a Bergamo saranno però Sulemana e Kossounou: le amichevoli Corea del Sud-Ghana 1-0 e Oman-Costa d’Avorio 0-2 li hanno visti protagonisti in campo, ma ora c’è il rientro da completare con viaggi che non sono per nulla comodi. Palladino avrà probabilmente solo da domani tutta la rosa nuovamente a disposizione per due allenamenti (giovedì e venerdì) prima di partire alla volta di Napoli, dove la Dea giocherà sabato sera (22 novembre) alle 20.45.