Arcore (MB)

Un altro grande lutto per la Casati Arcore, addio allo storico barista e volontario tuttofare del Palaunimec

Il 65enne si è spento oggi, martedì 18 novembre, dopo aver combattuto come un leone contro la malattia

Un altro grande lutto per la Casati Arcore, addio allo storico barista e volontario tuttofare del Palaunimec

Ci sono dei personaggi che giorno dopo giorno, con il loro lavoro, la passione per quello che fanno e la simpatia diventano dei volti famigliari con i quali confidarsi e scambiare quattro chiacchiere. Lui era sicuramente uno di quelli. Un 2025 decisamente da dimenticare per i colori biancoverdi della Casati Arcore. Dopo l’addio allo storico presidente Antonio Radice, avvenuto nel febbraio scorso e al patron Luigi Maggioni, un mese più tardi, a marzo 2025, proprio oggi la Casati Arcore è chiamata nuovamente a fare i conti con una grossa perdita.

Addio a Battista Carminati

Si è spento oggi, martedì 18 novembre, Battista Carminati, storico barista del PalaUnimec e volontario tuttofare della Casati. Fino a qualche mese fa, quando decise di lasciare il testimone alla famiglia Romano, “Batti”, come lo chiamavano gli amici di sempre,  si trovava dietro al bancone del palazzetto. Un addio sofferto al suo lavoro quotidiano che si era reso necessario perché  si potesse curare, come egli stesso aveva dichiarato al Giornale di Vimercate qualche mese fa.

Figura discreta e pacata, ma di grande empatia, Battista aveva guidato il bar del Palaunimec per quasi 20 anni. Dolore e sgomento anche quello manifestato dal primo cittadino Maurizio Bono. “Purtroppo sapevo che aveva dei problemi di salute – ha commentato il primo cittadino – Ero in costante contatto con la figlia. Personalmente sono molto addolorato perchè ho avuto modo di conoscere Battista in più occasioni e posso dire che tutta la comunità arcorese rimane orfana di una brava persona che si è dedicata al palazzetto dello sport con umiltà e disponibilità”.

Originario di Lesmo ma arcorese di adozione

Il 65enne, originario di Lesmo ma arcorese di adozione, ha visto crescere giorno dopo giorno il Palaunimec, diventandone uno dei pilastri fondanti. Sempre educato e dai modi gentili, Carminati era amato non solo dagli atleti che quotidianamente frequentavano il palazzetto per allenamenti e gare ma, soprattutto, dai più grandi, con i quali è sempre riuscito a creare ottimi rapporti. Il suo carisma, la sua passione e la sua voglia di fare, unita all’amore per i colori della Casati, è stata trasmessa anche a tutti i suoi clienti che, ora, si trovano a vivere un vuoto difficile da colmare.

Iniziò a fare il barista a Lesmo, al bar Anubi

“Sento che è arrivato il momento di lasciare anche perchè sono ben 45 anni che sono nel mondo del commercio e della ristorazione – aveva sottolineato Carminati al Giornale di Vimercate solo qualche mese fa – La mia lunga carriera professionale iniziò nel 1984, a Lesmo, quando decisi di aprire il bar “Anubi” che si trovava accanto all’ufficio Postale (oggi Bar Manzoni, ndr). Successivamente, nel 1991, lasciai il bar e approdai ad Arcore, precisamente a Bernate. Iniziai a gestire il negozio alimentare della Cooperativa di via Varisco – ha sottolineato Carminati – Poi, nel 2001, lasciai il locale di Bernate e presi la pizzeria d’asporto “Tutt a tocc” di piazza Pertini fino al 2011. Nel frattempo, nel 2006, iniziai la mia attività qui al PalaUnimec e per qualche anno portai avanti le due attività in parallelo. Insomma dopo 19 anni al palazzetto penso che sia arrivato il momento di lasciare. Mi dovrebbero dare una targa per tutti questi anni trascorsi nel commercio arcorese. Ho avuto la fortuna di stare a contatto con tante generazioni. Addirittura oggi servo caffè ai bambini di allora che nel frattempo sono diventati grandi. Sono tanti gli aneddotir vissuti in questi anni che mi porterò nel cuore, insieme agli amici di sempre che se ne sono andati via troppo presto: penso a Walter Bragato, ad Antonio Radice e a Luigi Maggioni. Con loro ho condiviso un tratto di strada della mia vita, li porterò sempre nel cuore”.

Il PalaUnimec era la sua seconda casa

Al palazzetto Battista era impegnato praticamente 365 giorni all’anno. Non c’era sabato, domenica, Natale o Capodanno. Lui c’era sempre, per qualsiasi cosa anche perchè il suo non era solo un lavoro da barista. Era l’anima del palazzetto, il tutto fare.

Le esequie saranno celebrate sabato 22 novembre alle 10 nella chiesa di Sant’Eustorgio di Arcore.