Asst Lecco, la Rsu attacca: ‘Niente case né parcheggi per i dipendenti. Così, nessuno vuole lavorare qui”. Concorsi deserti e personale sempre più difficile da reclutare. La Rappresentanza Sindacale Unitaria (Rsu) dell’Asst di Lecco punta il dito contro l’azienda sanitaria, accusandola di non fare abbastanza per rendere attrattivo il lavoro negli ospedali lecchesi. Nel mirino finiscono soprattutto l’assenza di politiche abitative per chi arriva da fuori provincia e l’ormai cronica scarsità di parcheggi per i dipendenti.
Asst Lecco, la Rsu attacca: ‘Niente case né parcheggi per i dipendenti. Così, nessuno vuole lavorare qui’”
“la scrivente RSU vuole mettere in luce, il mancato interesse dell’Azienda riguardo al benessere lavorativo dei propri dipendenti – afferma Riccardo Emanuel Esposito, Coordinatore Rsu – che non trova accoglimento rispetto a politiche incentivanti rispetto all’attrattività della ASST Lecco ne in adeguate politiche abitative (vedi edifici ricevuti in donazione e destinati alla vendita anziché prevederne una riqualificazione ad uso foresteria per i dipendenti di ASST che arrivano da lontano)”.
Poi ancora: “Scelte accompagnate da affermazioni di parte datoriale che lasciano il tempo che trovano come l’aver chiesto alloggi al Comune di Lecco e ad ALER senza attuali esiti concreti. Allo stesso modo, mancano adeguate soluzioni all’annosa questione sollevata del “mancato parcheggio per i dipendenti” (problematica per la quale è stata più volte sollevata la necessità di intervenire con urgenza, al fine di liberare posti auto preziosi per i lavoratori turnisti, suggerendo anche l’incentivazione al ricorso allo smart-Working, accanto all’attuazione di politiche di decentramento dei servizi a livello territoriale”.
Infine la chiosa: “Si continua a centralizzare il tutto, sia nel presidio di Lecco e in quello di Bellano, senza neppure aprire un ragionamento concreto ed efficace in materia a partire dagli spazi attualmente in disponibilità dell’azienda, vedi Villa Eremo Lecco, Bellano ex distretto Asl in via Papa Giovanni XXIII o valutando al contempo possibili convenzioni con soggetti terzi (vedi immobili ATS delle Piazze vuoti). Questa politica aziendale sta portando a far sì che i concorsi siano quasi deserti o comunque non ci sia la volontà di venire a Lecco”.