Oltre 37 milioni di chiamate in 10 anni con un tempo medio di risposta di appena sei secondi. È uno dei risultati del Numero unico europeo (Nue) 112 del Lazio, che ha festeggiato 10 anni di attività con un evento che si è svolto nella sala Tevere della giunta regionale a Roma. Al decennale del Nue hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il direttore generale Emergenza, Protezione civile, Nue 112 della Regione Lazio, Massimo La Pietra, e il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini. Dal 2015 il Numero unico europeo 112 rappresenta nel Lazio il punto di riferimento per tutte le emergenze, grazie al lavoro sinergico tra il Centro unico di risposta (Cur) di Roma e il Cur regionale del Lazio.
“Abbiamo ogni giorno decine di migliaia di persone che si rivolgono al numero unico di emergenza e con una capacità di coordinamento che è migliorata e si è perfezionata negli anni – ha dichiarato il presidente Rocca -. Questa è una squadra unica composta da diverse divise che però sa dare risposte nel momento del bisogno a tutti i cittadini. È aumentata anche la qualità con la convenzione con il sistema scolastico. Sono migliaia, anche lì, in un anno, soltanto dal 2024 al 2025, le risposte, oltre 22 mila chiamate dalle scuole, oltre 400 richieste d’aiuto. Sono segnali significativi di un sistema che migliora in ogni ambito”, ha aggiunto Rocca, spiegando che: “Saper rispondere in 17 lingue, utilizzare la lingua dei segni, è un segnale di grande attenzione per tutti, quindi è anche un 112 che include e questo è un segnale estremamente importante”, ha concluso Rocca.
Un percorso che, nell’arco di dieci anni, ha visto crescere un modello basato su efficienza, innovazione e un forte senso di servizio pubblico. Al centro di questo modello c’è una domanda semplice, ma capace di attivare un’intera rete operativa: “Qual è la sua emergenza?”. Dietro quelle parole si muovono istituzioni, operatori e cittadini, uniti da un impianto che garantisce rapidità, coordinamento e sicurezza. Ogni chiamata rappresenta un punto di partenza: il cittadino segnala, l’operatore ascolta, il sistema si attiva. È una catena che funziona perché costruita su responsabilità, formazione e tecnologie sempre aggiornate. Durante l’evento è stato raccontato come il cammino del Nue 112 Lazio sia passato attraverso tappe importanti. Dal 17 novembre 2015, data di avvio del Cur di Roma, al 14 settembre 2021, quando è entrato in funzione il Cur regionale, il servizio ha continuato ad ampliarsi e rafforzarsi. Le fasi operative che si sono susseguite – dal 2016 al 2025 – hanno consolidato una struttura capace di gestire un volume imponente di richieste: oltre 37 milioni di chiamate nell’arco del decennio, con un tempo medio di risposta di appena sei secondi. “Un dato che testimonia il livello di professionalità raggiunto dagli operatori, affiancati da sistemi tecnologici avanzati e dall’app ‘Where are u”, che consente la localizzazione immediata del chiamante”, ha chiarito il direttore regionale emergenza, protezione civile e Nue 112 della Regione Lazio, Massimo la Pietra.