Milano (MI)

Violento scontro in viale Fulvio Testi all’alba: muore un ragazzo di 19 anni, il conducente del Suv si finge soccorritore

Alla guida della potente auto un 20enne che non aveva mai preso la patente: smascherato grazie a un medico testimone e alle telecamere

Violento scontro in viale Fulvio Testi all’alba: muore un ragazzo di 19 anni, il conducente del Suv si finge soccorritore

Non è ancora stata chiarita la dinamica del tragico incidente accaduto all’alba di domenica 16 novembre in viale Fulvio Testi ma quello che invece è chiaro, grazie alle testimonianze e alle telecamere presenti in zona, è che alla guida del suv che si è scontrato con un’utilitaria ribaltandosi più volte, vi era  un 20enne senza patente. L’altro automobilista positivo al pre-test droga. È solo in serata che si è compreso l’intero quadro del drammatico incidente avvenuto.

Tragico incidente all’alba: giovane muore, ferita gravemente una 30enne

MILANO – Nel drammatico incidente sono rimasti gravemente feriti due passeggeri del suv, ad avere la peggio è stato  Pietro Silva Orrego, 19 anni che non ce l’ha fatta: è morto al Niguarda dopo ore di tentativi di rianimazione. Con lui viaggiavano su un Suv Mercedes classe G anche una 30enne, ora in prognosi riservata dopo essere stata operata, e un 23enne trasportato al San Raffaele in codice giallo.

L’autista si finge soccorritore

La scoperta più sconcertante è arrivata però dalle indagini della polizia locale, che hanno rivelato che alla guida del potente fuoristrada — oltre 700 cavalli — non c’era la vittima, come inizialmente ipotizzato, ma un 20enne milanese senza patente. Il giovane, dopo lo schianto, aveva tentato di sviare le indagini fingendosi un passante sceso dal tram per prestare soccorso. A tradirlo, una scarpa rimasta nell’abitacolo e le immagini delle telecamere: nessun tram lo aveva lasciato in zona.

A smascherarlo, anche il racconto di un medico del Niguarda di passaggio proprio in quel momento: era stato lui il primo ad accorrere davvero, praticando le manovre di rianimazione al 19enne in arresto cardiaco. È proprio quel medico a riconoscere il 20enne come l’uomo al volante del Suv, quando gli agenti lo conducono in ospedale per gli accertamenti.

La dinamica dello schianto

Secondo le prime ricostruzioni, il Mercedes stava entrando in città quando, all’altezza di via Esperia, si è scontrato violentemente con una Opel Corsa che arrivava da sinistra. Alla guida dell’utilitaria c’era L. C., un 32enne napoletano, trasportato al Fatebenefratelli in codice giallo: il pre-test della polizia locale lo ha trovato positivo alle droghe, anche se restano da chiarire tempi e modalità di assunzione.

L’impatto è stato devastante: il Suv si è ribaltato e la cabina si è addirittura staccata dal telaio. Subito dopo si è sviluppato un incendio. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, tre automediche, quattro ambulanze e diverse pattuglie della polizia locale.

Il Suv e gli sviluppi dell’indagine

Il veicolo risulterebbe intestato a una società specializzata nel noleggio di auto di lusso. Gli inquirenti stanno verificando le modalità con cui il mezzo è stato affidato ai giovani.

Intanto la posizione di Y. N., il 20enne alla guida è ora al vaglio della procura: per lui potrebbero profilarsi diverse ipotesi di reato, tra cui omicidio stradale, guida senza patente e tentato depistaggio.