ANCONA – Verrà presto ricostruito il complesso dell’Istituto del Sacro Cuore, nel cuore del borgo di Pioraco, nel Maceratese. Dall’Ufficio Speciale per la ricostruzione delle Marche arriva la firma del decreto n. 11887 dell’11 novembre 2025 che dispone la concessione di un contributo pari a 3.192.176,31 euro per il recupero e il miglioramento sismico dell’edificio della Parrocchia di San Vittorino di Pioraco, gravemente danneggiata dal sisma del 2016.
La chiesa del Santo patrono di Pioraco era stata riaperta, dopo i lavori post sisma, nel 2020 e ora toccherà all’edificio attiguo che ha fatto la storia della “città dell’acqua”. Negli anni ‘30 infatti furono i cartai a costruire l’edificio dove dimoravano le suore della Congregazione delle Sorelle dei Poveri di Santa Caterina da Siena, che accudivano i bambini delle donne e degli uomini che lavoravano nelle cartiere e insegnavano l’arte del
ricamo alle ragazze. La funzione di asilo venne portata avanti fino agli anni ‘90 e prima del sisma il luogo di proprietà della parrocchia diretta da Don Cherubino Ferretti, nell’ambito dell’arcidiocesi di Camerino – San Severino di Monsignor Francesco Massara, i locali accoglievano l’attività di oratorio a catechismo per i bambini e i ragazzi del paese.
Una parte invece era riservata alla ricettività gestita da un privato, in particolare in estate e primavera per ritiri di squadre calcistiche in arrivo da tutta Italia. Le scosse di ottobre 2016 resero inagibile il complesso privando la comunità di uno spazio di ricettività, socializzazione, incontro per la comunità e catechesi per i giovani. La ricostruzione ora prevede un intervento di miglioramento sismico rientrante nella procedura semplificata del Testo unico della ricostruzione privata, approvato con l’Ordinanza n. 130/2022 del Commissario Straordinario per la Ricostruzione Guido Castelli.
L’edificio, di rilevante valore storico e architettonico, è stato oggetto di un iter tecnico accurato che ha previsto la verifica e la determinazione positiva della Conferenza Regionale, che ha sostituito tutti i pareri paesaggistici e sismici necessari.
Soddisfatto Don Cherubino Ferretti: “Come parroco sono molto contento che la struttura torni a vivere come luogo di incontro per i parrocchiani e anche per i ragazzi e i bambini del paese che avranno nuovi spazi a disposizione. L’idea è mantenere anche il doppio uso
che aveva prima del sisma, con una parte destinata alla ricettività di gruppi e turisti”. “Con questo intervento restituiamo alla comunità di Pioraco, uno dei borghi più suggestivi del Maceratese, un edificio che rappresenta un luogo di identità, educazione e socialità – dichiara il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Guido Castelli –. L’ Istituto del Sacro Cuore tornerà a essere uno spazio vivo per i bambini, i giovani e le famiglie, ma anche una struttura capace di contribuire alla crescita economica legata al turismo, grazie alla sua vocazione ricettiva. È un esempio concreto di come la ricostruzione possa essere non solo recupero edilizio, ma rigenerazione di comunità e di futuro. Ringrazio l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione delle Marche, il parroco don Cherubino Ferretti, il Comune di Pioraco e Monsignor Francesco Massara, sempre attento e puntuale nel seguire i cantieri della Chiesa, per la dedizione con cui sta riportando alla vita i luoghi simbolo del territorio”.
Commenta il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi: “Abbiamo tutti un affetto particolare per questo edificio che è stato al centro della vita per tanti piorachesi. L’idea di tornare a riprendere anche la funzione ricettiva è molto importante per il nostro bellissimo borgo visitato da tante persone che spesso non hanno la possibilità di fermarsi per la penuria di posti letto. Ringrazio di cuore Don Cherubino e in particolare Mons. Massara per la prontezza e l’efficienza con cui sta portando avanti la ricostruzione dei beni della Chiesa importanti per ricostruire anche il tessuto umano fortemente disgregato dopo il sisma. Fondamentale l’attenzione e la sinergia con L’Usr Marche e il commissario al sisma 2016 Guido Castelli”.