Quando l’auto con a bordo la bara s’è allontanata dal sagrato della chiesa parrocchiale di Zanica nel pomeriggio di oggi (11 novembre), praticamente tutti i presenti hanno abbracciato i familiari di Oscar Angioletti, il 62enne morto domenica (9 novembre) nel terribile frontale avvenuto sulla tangenziale sud, in territorio di Stezzano, e in cui hanno perso la vita anche i giovani Clinton Sala (23 anni) e Denis Cannatà (22 anni).
«Nei nostri cuori ci sarai sempre»
Poco prima, in una chiesa gremita, era stata la figlia di Angioletti, Federica, a chiudere la cerimonia con un commosso e commovente discorso rivolto proprio al padre: «Il più grande rimpianto – ha detto – è sapere che non conoscerai i tuoi nipoti e non potrai vederli crescere. Ma parleremo loro di chi eri e di quanto eri buono. Conosceranno il tuo amore e i nostri ricordi».
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Federica ha anche sottolineato come l’uomo, impresario edile, stesse lavorando alla costruzione di due case, una per lei e una per il fratello, Simone. Lavori che adesso porteranno a termine loro, nella sua memoria.
La figlia di Angioletti si è poi soffermata sul rapporto che il 62enne aveva con la moglie, «una delle cose più belle. Un amore profondo, durato quarant’anni e fatto di rispetto e complicità. Grazie a voi abbiamo capito cosa significa prendersi cura degli altri. Nei nostri cuori ci sarai sempre».
Il dolore della madre
La figlia è stata anche la prima ad avvicinarsi alla bara quando, all’esterno della chiesa, è stata caricata sul carro funebre. Lì s’è presa un momento, quasi a voler comunicare un’ultima volta insieme al padre. Poco dopo, è stata la madre di Angioletti, straziata dal dolore, a dare l’ultimo saluto al figlio. A supportarla, oltre ai familiari, anche un gruppo di amiche.