In centro Carnate torna la legalità. Merito del blitz effettuato questa mattina, martedì 11 novembre all’alba da parte dei Carabinieri, della Polizia locale e degli uomini della vigilanza privata, che hanno aperto e sfollato le case sfitte che affacciano sulla piazza della chiesa.
Blitz all’alba nelle case sfitte
Le operazioni di sgombero degli appartamenti occupati abusivamente si sono concluse senza alcun intoppo. Nel complesso edilizio (mai ultimato) compreso tra piazza Pio XII e via De Gasperi, in centro a Carnate, non è stato rinvenuto nessuno, ma la presenza del passaggio umano è risultato fin troppo evidente. Le abitazioni, ricordiamo, erano state realizzate dalla società “Immobiliare Barassi” a partire dal 2007, ma a causa del successivo fallimento sono finite per diventare terra di nessuno prima ancora che qualcuno potesse prenderne possesso. Anzi, negli ultimi anni erano diventate rifugio per sbandati e senzatetto, che qui hanno trovato un riparo più o meno sicuro lontano dalla strada.

In piazza torna la legalità
Tutto questo fino a questa mattina quando le Forze dell’ordine sono entrate nell’abitato per un sopralluogo finalizzato, appunto, a rimettere in sicurezza l’area recentemente acquisita da un nuovo imprenditore edile intenzionato a completare l’intervento residenziale e riportare sicurezza e decoro in centro paese. Insieme ai Carabinieri della stazione di Bernareggio, guidati dal comandante Antonino Di Marco, i colleghi delle unità cinofile e agli agenti della Polizia locale del comandante Claudio Puglisi, anche i nuovi proprietari, gli ufficiali giudiziari e il sindaco Rosella Maggiolini con i suoi assessori Camillo Mandelli e Mario Riva.

I “fantasmi” erano già fuggiti
Gli operatori, durante lo sgombero, non hanno rinvenuto nessuno: probabilmente i “fantasmi” che abitavano lo stabile erano già fuggiti ieri, quando era stato messo in campo un primo intervento di pulizia e sistemazione delle parti esterne e del giardino, che oggi ha assunto un aspetto totalmente diverso e sicuramente più decoroso. All’interno degli appartamenti, tuttavia, sono state riscontrate testimonianze del passaggio umano, con rifiuti (organici e non solo) sparsi un po’ ovunque. Così come nei box sotterranei, trasformati in veri e propri rifugi di fortuna da altri senzatetto.

Un nuovo futuro
L’intervento è proseguito per tutta la mattinata. Una volta messo in sicurezza, allo stabile sono state aperte tutte le porte e cambiate le serrature d’ingresso. Ora, per le case di via Gramsci, si apre un nuovo futuro che guarda con fiducia a un progetto di completamento delle abitazioni, ma anche di riqualificazione dell’intera area, pronta per tornare a disposizione della comunità. In tutta sicurezza.