Un progetto esperienziale e simbolico ideato per sensibilizzare il pubblico sulla violenza di genere. Si chiama «Io non ti cancello» l’iniziativa che sarà inaugurata, sabato e rimarrà al CentRho di Corso Europa a Rho fino al 25 novembre.
Trasformerà il centro commerciale in uno spazio di riflessione e memoria attiva, dando voce a chi la violenza l’ha vissuta
« “Io non ti cancello” – affermano gli organizzatori – trasformerà il centro commerciale in uno spazio di riflessione e memoria attiva, dando voce a chi la violenza l’ha vissuta, denunciata o ancora non può farlo. L’iniziativa invita il pubblico a guardare, ascoltare e agire, promuovendo consapevolezza e solidarietà. L’evento si sviluppa attraverso diverse esperienze che coinvolgono attivamente i visitatori. Al centro, un’installazione artistica composta da specchi con frasi “tossiche” che vengono cancellate: chiunque può riscriverle con pennarelli, lasciando parole di forza, sostegno e consapevolezza.» Un’apposita cassetta raccoglierà invece pensieri anonimi di chi desidera comunicare senza esporsi direttamente.
Le attività saranno accompagnate da una campagna di comunicazione e visibilità
«Accanto all’installazione – spiegano gli organizzatori – ci sarà la panchina rossa che diventa un luogo di ascolto e riflessione grazie ad un totem con QR code che propone podcast con storie reali, dati e statistiche, stimolando il pubblico a fermarsi, sedersi e riflettere sul tema della violenza di genere. Le attività saranno accompagnate da una campagna di comunicazione e visibilità, con contenuti social, teaser pre-evento, comunicati stampa e pubblicazioni sui media locali. Inoltre, saranno applicati adesivi nei bagni con il numero antiviolenza e stalking 1522 e un codice QR che consente di attivare una chat online anonima di supporto alle donne.»
La violenza si può contrastare solo con la consapevolezza di tutte e tutti
L’ingresso all’evento è libero e gratuito. La violenza si può contrastare solo con la consapevolezza di tutte e tutti. Siamo sicure che iniziative come questa possono attivare cambiamenti importanti nella sensibilità delle persone e aiutano le donne a sentirsi meno sole. Quando la società si attiva, il cambiamento diventa possibile» – afferma Cristina Carelli, presidente D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza.