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Cucina italiana Patrimonio dell’Unesco: arriva il primo “sì”. A dicembre la decisione finale

La valutazione tecnica promuove la candidatura: “Dossier ben fatto e coerente con gli obiettivi”. Lollobrigida: “Non abbiamo ancora tagliato il traguardo”

Cucina italiana Patrimonio dell’Unesco: arriva il primo “sì”. A dicembre la decisione finale

La cucina italiana compie un passo decisivo verso il riconoscimento come Patrimonio culturale immateriale dell’umanità. L’Unesco ha infatti espresso valutazione tecnica positiva sul dossier di candidatura presentato dall’Italia, raccomandandone l’iscrizione nella prestigiosa Lista.

Cucina italiana Patrimonio dell'Unesco: arriva il primo “sì”. A dicembre la decisione finale
Olio extravergine di oliva italiano

Cucina italiana Patrimonio dell’Unesco: arriva il primo “sì”

È il primo via libera ufficiale, una tappa fondamentale in vista della decisione politica finale, che sarà presa dal Comitato intergovernativo dell’Unesco durante la riunione prevista a New Delhi, in India, dall’8 al 13 dicembre 2025.

Cucina italiana Patrimonio dell'Unesco: arriva il primo “sì”. A dicembre la decisione finale
Cucina italiana

“La valutazione tecnica pubblicata oggi ci dice che il dossier è ben fatto ed è coerente con gli obiettivi dell’Unesco,” ha spiegato Pier Luigi Petrillo, professore alla Luiss Guido Carli e curatore del dossier di candidatura. “Occorre però tenere conto che questo primo sì non deve creare illusioni, perché il Comitato intergovernativo che si riunirà in India a dicembre ha la possibilità di rivedere completamente la decisione.”

Fra le valutazioni diffuse oggi dall’agenzia delle Nazioni Unite figurano anche altri candidati illustri, dallo Yodel svizzero al Son cubano, fino agli Origami giapponesi e al vino passito cipriota.

Se a dicembre arriverà la conferma definitiva, la cucina italiana sarà la prima al mondo, nel suo insieme, a ottenere il riconoscimento Unesco.

Un patrimonio culturale fatto di riti, saperi e convivialità

La candidatura, avviata nel 2020, non riguarda solo piatti e ricette, ma l’intero modello culturale della cucina italiana: un mosaico di pratiche, rituali, conoscenze e convivialità che si tramandano di generazione in generazione, rappresentando un collante identitario e sociale del Paese.

Un approccio più ampio rispetto a quello adottato nel 2017 per la pizza napoletana, già inserita nella Lista Unesco.

Cucina italiana Patrimonio dell'Unesco: arriva il primo “sì”. A dicembre la decisione finale
Pizza

“Da oggi la cucina italiana è davvero a un passo dal riconoscimento formale come patrimonio culturale immateriale dell’umanità,” ha dichiarato Patrizio La Pietra, sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. “È un primo sì al quale confidiamo possa seguire il via libera definitivo da parte del Comitato intergovernativo dell’Unesco, che si riunirà dall’8 al 13 dicembre a New Delhi.”

Il governo, ha ricordato La Pietra, ha sostenuto con convinzione il percorso di candidatura:

“Grazie all’impegno costante del ministro Lollobrigida, abbiamo promosso iniziative come il Pranzo della Domenica e il coinvolgimento delle nostre ambasciate per valorizzare la cucina italiana. È un traguardo che renderebbe giusto merito alle nostre tradizioni agroalimentari, alla nostra cultura e alla nostra storia.”

Soddisfazione tra gli operatori del settore

Grande entusiasmo anche da parte della Fiepet Confesercenti, che ha contribuito attivamente al percorso di candidatura.

“Il parere positivo dell’Unesco è un riconoscimento molto importante,” ha sottolineato Giancarlo Banchieri, presidente della Fiepet. “In questa direzione abbiamo promosso numerose iniziative di sensibilizzazione in tutta Italia. Se confermato, il giudizio avrebbe una forte valenza economica e sociale, perché dimostra che la cucina italiana non è solo un insieme di ricette, ma un potente elemento identitario riconosciuto e amato in tutto il mondo.”

Banchieri ha aggiunto che la cucina italiana “rappresenta un patrimonio che unisce eccellenza, convivialità e ospitalità, e che costituisce un pilastro fondamentale per il turismo e la promozione internazionale del Paese”.

Cucina italiana Patrimonio dell'Unesco: arriva il primo “sì”. A dicembre la decisione finale
Spaghetti

Lollobrigida: “Un primo passo avanti, ma prudenza”

Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha accolto con soddisfazione la notizia, invitando però a non dare il risultato per scontato.

“È bellissimo vedere l’interesse con il quale viene seguito questo percorso,” ha dichiarato. “Non c’è giornale, sito o televisione che non abbia raccontato questo primo passo importante. Invito però tutti quanti alla calma e a conservare le energie: il riconoscimento ufficiale si deciderà il prossimo 10 dicembre nella riunione del Comitato a Nuova Delhi. Abbiamo candidato una grande tradizione che ci contraddistingue, ma non abbiamo ancora tagliato questo meritato traguardo. Grazie a chi sostiene la candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco!”

Cucina italiana Patrimonio dell'Unesco: arriva il primo “sì”. A dicembre la decisione finale
Francesco Lollobrigida, ministro all’Agricoltura

Se la decisione di dicembre dovesse confermare il parere tecnico, la cucina italiana entrerebbe ufficialmente nella storia come la prima tradizione gastronomica mondiale riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità.

Un riconoscimento che andrebbe ben oltre il valore culinario, celebrando l’arte del convivio, della condivisione e dell’identità culturale di un intero Paese.