Boretto (RE)

Rapina alla tabaccheria di Caprara: revocati i domiciliari, torna in carcere un 34enne

La misura alternativa era stata sostituita con la detenzione domiciliare per disintossicazione, la violazione delle prescrizioni ha portato alla revoca

Rapina alla tabaccheria di Caprara: revocati i domiciliari, torna in carcere un 34enne

Si sono riaperte le porte del carcere per un 34enne residente a Boretto, precedentemente condannato a una pena definitiva per la rapina a mano armata (con pistola scacciacani) commessa il 24 gennaio 2024 ai danni della tabaccheria Bonoretti di Caprara, nel comune di Campegine.

Rapina alla tabaccheria di Caprara

CAMPEGINE – Nel pomeriggio del 7 novembre 2025, i Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, su provvedimento di revoca del Magistrato di Sorveglianza. Il 24 gennaio 2024, il 34enne e un complice 50enne fuggirono con un incasso di circa 6.000 euro, dopo aver minacciato la titolare della tabaccheria con una pistola (poi risultata una scacciacani priva di tappo rosso).

Una fuga durata 24 ore

La loro fuga  durò meno di 24 ore: grazie a una stretta sinergia tra Carabinieri e Polizia di Stato, i due vennero catturati in un appartamento a Villa Cella, Reggio Emilia, traditi dall’auto utilizzata per il colpo, una Citroën grigia. Condannato in via definitiva a una pena rideterminata in 2 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione, il 34enne aveva scontato i primi quattro mesi in carcere (fino al 27 maggio 2024). Successivamente, la pena detentiva era stata sostituita con la detenzione domiciliare in una struttura finalizzata a percorsi riabilitativi e di disintossicazione da sostanze stupefacenti.

Continue violazioni

Nel corso dei primi mesi di detenzione domiciliare, tuttavia, il 34enne ha continuato a violare le prescrizioni, segnatamente ricadendo nel consumo di sostanze stupefacenti. Tale condotta ha portato il Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia ad avviare e concretizzare, in data 7 novembre 2025, il provvedimento di revoca della pena sostitutiva. L’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura ha quindi emesso l’ordine di carcerazione. I Carabinieri hanno rintracciato e arrestato il 34enne, conducendolo in carcere dove dovrà espiare il resto della pena. La sua scarcerazione, se non detenuto per altre cause, è prevista per il 3 novembre 2026.