Torna il principale appuntamento dedicato alla ricerca italiana sui disturbi dello spettro autistico: c’è la sesta edizione di Italy at INSAR, in programma oggi e domani, 7 e 8 novembre, a Como. Promosso dalla Fondazione VSM di Villa Santa Maria di Tavernerio con il patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia, della Fondazione Alessandro Volta, del Cluster lombardo scienze della vita e del Cluster TAV, il workshop è diventato negli anni un laboratorio d’eccellenza scientifica e un modello di rete interdisciplinare nel campo dell’autismo.
Sarà articolato in cinque sessioni scientifiche
L’edizione 2025 sarà articolata in cinque sessioni scientifiche dedicate ai temi più avanzati della ricerca: genetica e biomarcatori, neuroimaging e connettività cerebrale, neuroscienze cognitive e sviluppo, interventi clinici e modelli riabilitativi, salute mentale e funzionamento adattivo.
Modereranno i lavori il professor Cristiano Termine, ordinario di Neuropsichiatria Infantile all’Università degli Studi dell’Insubria, la professoressa Renata Nacinovich, direttrice dell’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria infantile dell’IRCCS San Gerardo dei Tintori e della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, il dottor Antonio Narzisi, dirigente psicologo presso l’Unità Operativa Complessa di Psichiatria e Psicofarmacologia dello sviluppo dell’IRCCS Fondazione Stella Maris, la professoressa Cecilia Perin, direttrice della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, e il professor Enzo Grossi, direttore scientifico della Fondazione VSM di Villa Santa Maria.
Momento clou sarà la Lettura Magistrale della professoressa Natascia Brondino, associata di Psichiatria all’Università di Pavia e dirigente medico dell’ASST di Pavia, il cui intervento – in programma venerdì 7 alle 18 – sarà dedicato al tema delle Emergenze comportamentali nei disturbi dello spettro autistico.
“Italy at INSAR rappresenta un vero motore di connessioni e di conoscenza”, spiega il professor Enzo Grossi. “La qualità dei contributi raccolti nelle edizioni passate — e che avremo anche quest’anno — insieme alla varietà delle competenze coinvolte testimoniano la vitalità e la solidità della ricerca italiana sull’autismo. Con questa sesta edizione abbiamo raggiunto 145 partecipanti provenienti da 22 discipline diverse, un risultato che conferma come il nostro Paese sia oggi protagonista riconosciuto a livello internazionale in questo ambito di studio”.