Spruzza lo spray al peperoncino, evacuata una classe all’Enfapi di Treviglio. A pochi giorni dai recenti episodi avvenuti sempre a Treviglio e a Presezzo è successo di nuovo.
Spray al peperoncino in classe
L’allarme è scattato nella mattinata di oggi, venerdì 7 novembre 2025, dall’istituto professionale di via Pietro Nenni. Secondo la ricostruzione effettuata dagli agenti del Commissariato cittadino – intervenuti sul posto con una pattuglia – a creare scompiglio sarebbero stati due ragazzi egiziani di 16 e 17 anni: uno responsabile di aver portato a scuola la bomboletta con lo spray urticante e l’altro di averla utilizzata in classe – una prima – probabilmente al momento del cambio dell’ora.
Intossicati, nessuno grave
Dopo lo spruzzo, alcuni studenti hanno iniziato ad avvertire i classici sintomi dell’intossicazione: mal di testa, nausea e difficoltà a respirare. Per questo sul posto è stato anche richiesto l’intervento di un’ambulanza, ma fortunatamente non è stato necessario il trasporto in ospedale per nessuno degli studenti coinvolti. Alcuni sono stati però riaccompagnati a casa dai genitori, allertati dalla scuola.
Una “moda” pericolosa
Episodi che denotano una certa superficialità nel maneggiare bombolette che possono rivelarsi anche molto pericolose ma che sta diventando piuttosto frequente negli istituti scolastici della provincia.
Solo dieci giorni fa la stessa cosa era accaduta nella sede di via Caravaggio dell’Istituto “Zenale e Butinone” di Treviglio. In quell’occasione un ragazzo era stato anche trasferito in ospedale per accertamenti.
Martedì 4 novembre, invece, è accaduto a Presezzo con una ventina di persone intossicate tra studenti e professori all’istituto Betty Ambiveri. A maggio era successo anche all’Archimede di Treviglio: qui gli studenti erano stati fatti evacuare e radunati in palestra in attesa dell’intervento dei Vigili del fuoco.