Sta per concludersi la prima delle due giornate di sciopero nel comparto sanità. Quella di oggi riguarda i medici di medicina generale, mentre domani incroceranno le braccia i farmacisti delle strutture private.
Medici di base in sciopero
La protesta dei primi – aderenti allo Snami (Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani) – è relativa all’introduzione del cosiddetto “ruolo unico”, una misura prevista nella riforma della sanità territoriale. Secondo lo Snami, questa riforma rischia di snaturare la figura del medico di famiglia, trasformandolo in un funzionario amministrativo sottoposto alle direttive del sistema sanitario, con la conseguente perdita di autonomia professionale e di libertà di cura.
Domani sarà la volta dei lavoratori delle farmacie private convenzionate. Circa 60mila dipendenti e collaboratori aderiranno allo sciopero nazionale proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, per chiedere il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto ad agosto 2024.