La situazione in casa Fiorentina si sviluppa su due fronti principali: da un lato l’addio ormai imminente di Stefano Pioli, dall’altro l’attesa per l’arrivo di Roberto D’Aversa come nuovo allenatore. Attualmente, Pioli è ancora formalmente alla guida della squadra viola, ma il suo futuro appare ormai segnato. Il lungo braccio di ferro con la società è vicino alla conclusione, dopo che il presidente Rocco Commisso ha finalmente dato il via libera all’esonero del tecnico.
Il nodo centrale resta la questione economica legata alla buonuscita. La Fiorentina aveva inizialmente provato a favorire una separazione consensuale tramite le dimissioni di Pioli, una strategia pensata per evitare il pagamento dell’intero stipendio previsto dal contratto, circa tre milioni di euro a stagione fino al 2028. Una mossa anche dettata da esigenze di bilancio e dal rispetto dei parametri del fair play finanziario.
Tuttavia, il tecnico emiliano ha sempre rifiutato di dimettersi, mantenendo una posizione ferma e chiedendo una buonuscita pari a 5 milioni di euro. Le trattative con la dirigenza non hanno mai portato a un accordo. Di fronte all’intransigenza di Pioli, Commisso ha deciso di intervenire personalmente, autorizzando l’esonero e approvando un budget aggiuntivo da destinare al nuovo allenatore. Secondo fonti vicine al club, il presidente sarebbe rimasto molto arrabbiato per l’atteggiamento di Pioli, ma alla fine ha ritenuto necessario chiudere la vicenda per dare continuità al progetto tecnico della squadra.
Con l’addio di Pioli ormai alle spalle, l’attenzione dei tifosi si concentra ora sull’arrivo di D’Aversa, che dovrà prendere in mano una squadra in fase di rinnovamento e riportarla ai vertici del campionato. La Fiorentina, dunque, vive un momento di transizione cruciale, tra questioni economiche delicate e la costruzione di un nuovo ciclo tecnico.
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