L’articolo pubblicato su “strani avvistamenti sulle sponde del lago di Bolsena” ha suscitato un notevole interesse, come spesso accade quando si affrontano temi legati a fenomeni non convenzionali. L’eco della notizia ha raggiunto il Centro Italiano Studi Ufologici (Cisu), che ha espresso vivo interesse per le testimonianze raccolte e per i dettagli emersi. Il Cisu, con la sua sede principale a Viterbo e provincia, è un punto di riferimento per lo studio dei fenomeni ufologici e si occupa di raccogliere, analizzare e documentare gli avvistamenti e le esperienze legate agli oggetti volanti non identificati.
Il cisu: Custode di testimonianze ventennali
Il confronto con il Cisu ha rivelato un patrimonio di informazioni straordinario. Negli archivi del centro sono conservate testimonianze raccolte nel corso di oltre vent’anni, relative ad avvistamenti inspiegabili avvenuti nell’area del lago di Bolsena. Queste testimonianze offrono uno spaccato dettagliato di eventi che sfidano la spiegazione razionale e alimentano un alone di mistero attorno al lago. Il lavoro del Cisu è fondamentale per preservare e rendere accessibili queste preziose informazioni, contribuendo alla ricerca e allo studio di un fenomeno ancora ampiamente inesplorato.
Il caso del 1974: una luce rossastra sul lago
Una delle testimonianze più significative risale al settembre 1974. Intorno alle 23:50, un testimone avvista, in direzione di San Lorenzo, una luce rossastra che si distingue per un nucleo centrale più luminoso. Il colore della luce muta gradualmente, passando dal rosso all’arancio, per poi emettere un bagliore intenso prima di attenuarsi. L’oggetto luminoso, dopo una serie di evoluzioni, scompare infine in direzione di Tuscania. Questo avvistamento, documentato dal Cisu, rappresenta un esempio lampante della tipologia di eventi registrati e studiati. La descrizione dettagliata, con le variazioni cromatiche e la traiettoria dell’oggetto, rende il racconto particolarmente suggestivo e contribuisce ad alimentare l’enigma.
1979: l’ufo che risolve un guasto meccanico
Un altro episodio degno di nota si verifica nel giugno del 1979 a Bolsena. Un testimone, mentre si reca a prendere il fratello, subisce un’avaria al motore della sua auto nelle vicinanze del lago. Mentre i due scendono per controllare il guasto, la loro attenzione viene catturata da un oggetto di forma rotonda. L’UFO si libra in cielo per poi dileguarsi, e, incredibilmente, la macchina riprende a funzionare perfettamente. Il giorno successivo, i due fratelli apprendono dai giornali che altre persone hanno assistito allo stesso fenomeno. Questo episodio aggiunge un elemento di mistero al racconto, suggerendo una possibile interazione tra l’oggetto volante e l’ambiente circostante.
2010: una palla di luce dalle profondità
Nel luglio del 2010, alle ore 00:40, sempre sul lago di Bolsena, un testimone assiste a un evento ancora più sorprendente. Una palla luminosa emerge dalle acque del lago, per poi innalzarsi nel cielo e dileguarsi. Durante la sua ascesa, la luce muta colore, passando dal bianco al verde. Questo avvistamento, come gli altri, alimenta l’interesse per i fenomeni inspiegabili legati al lago. La dinamica dell’evento, con l’oggetto che emerge dalle profondità lacustri, richiama alla mente scenari misteriosi e potenziali connessioni con il mondo sommerso.
2012: luci nel cielo notturno
Nel gennaio 2012, alle ore 2:15 di notte, un infermiere e un autista di ambulanza, di ritorno da Acquapendente sulla Cassia tra San Lorenzo Nuovo e Bolsena, sono testimoni di un altro avvistamento. Una luce molto intensa, compiendo una traiettoria a quarto di cerchio dall’alto verso il basso, emette un’intensissima luce dapprima bianca, poi arancio e verde, scomparendo nel nulla subito dopo. La testimonianza, resa da professionisti abituati a osservare l’ambiente notturno, conferisce credibilità all’evento e sottolinea l’imprevedibilità e la frequenza degli avvistamenti. La descrizione dettagliata della traiettoria e delle variazioni cromatiche della luce arricchisce il racconto, creando un’immagine vivida dell’evento.
Il lago di Bolsena: un’area di interesse ufologico
Le testimonianze raccolte dal Cisu, che coprono un arco temporale di diversi decenni, suggeriscono che l’area del lago di Bolsena sia un luogo di particolare interesse per gli studi ufologici. La ripetizione di avvistamenti con caratteristiche differenti, ma accomunati da elementi di mistero e inesplicabilità, alimenta l’interesse e la curiosità. Il Cisu invita chiunque abbia assistito a fenomeni simili a mettersi in contatto per arricchire la banca dati e contribuire alla ricerca.
Contatti e informazioni utili
Per chiunque desideri condividere informazioni o segnalare avvistamenti, è possibile contattare Angelo Ferlicca, responsabile del Cisu, al numero 3406114162 o tramite email all’indirizzo info@ufotuscia.it. La collaborazione dei testimoni è fondamentale per far luce su questi fenomeni e per ampliare la conoscenza sul tema degli oggetti volanti non identificati.
Il mistero continua
Il lago di Bolsena, con le sue acque tranquille e le sue sponde suggestive, continua a nascondere segreti e misteri. Le testimonianze raccolte dal Cisu offrono solo un assaggio di ciò che potrebbe celarsi dietro la superficie, alimentando la curiosità e invitando alla ricerca di risposte. Il lavoro del Cisu è un contributo prezioso alla comprensione di un fenomeno che continua a suscitare interesse e stupore in tutto il mondo.