Si è conclusa a Roma “Care for Caring 2.0”, la seconda edizione della campagna di sensibilizzazione contro il tumore al seno, promossa dalla Polizia di Stato, con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e di Fondazione AIOM.
Con “Care for Caring 2.0” le giovani donne della Polizia di Stato sono diventate Ambasciatrici della Prevenzione, sottoponendosi a una visita di controllo e diffondendo un messaggio di attenzione e cura per la propria salute anche al di fuori delle forze dell’ordine, verso la cerchia di familiari, conoscenti, amiche.
Ecco i numeri della seconda edizione presentati a Roma nel corso di una conferenza cui hanno partecipato, tra gli altri, l’Onorevole Nicola Molteni, l’Onorevole Cristina Almici e la Senatrice Paola Mancini.
Più di 5.000 le donne e gli uomini della Polizia di Stato raggiunti, 9 regioni, dal Nord al Sud del Paese, 963 visite senologiche con controllo ecografico e sessioni di counselling effettuate, oltre 330 ore a cura degli specialisti, 11 gli Istituti e le Scuole di formazione della Polizia di Stato che hanno ospitato quest’anno il progetto, 21 donne indirizzate agli ospedali per ulteriori accertamenti.
“La prevenzione rappresenta il primo e più concreto strumento di tutela della vita e di responsabilità verso la comunità”, ha dichiarato Mario Mazzotti, Dirigente Generale Medici della Polizia di Stato, Referente per il Progetto Care for Caring. La probabilità di guarigione aumenta tanto più il tumore viene diagnosticato in fase precoce. Riporta Aiom nell’ultimo report: “Si prevede che guarirà il 99% delle donne con stadio I alla diagnosi (97% se la diagnosi è avvenuta sotto i 45 anni di età), l’81% di quelle in stadio II”.
Benedetto Longo, Professore Associato di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, Tor Vergata. “Delle 963 donne visitate, 21 sono state indirizzate agli ospedali per accertamenti, con l’auspicio che si tratti semplicemente di escludere una patologia anziché diagnosticarla. Ma anche ci si trovasse nel secondo caso, si avrà modo di intervenire subito, rassicurare, sperabilmente risolvere. Il nostro impegno come medici è anche quello di rafforzare la cultura della prevenzione, ampliando la partecipazione agli screening tra le donne che oggi non rientrano nei programmi offerti dal Sistema Sanitario Nazionale.