Nuvolera (BS)

Incidente sul lavoro a Nuvolera: nulla da fare per l’operaio precipitato in cava

Il 31enne è spirato poco dopo l'arrivo in ospedale

Incidente sul lavoro a Nuvolera: nulla da fare per l’operaio precipitato in cava

Incidente sul lavoro a Nuvolera: nulla da fare per l’operaio precipitato in cava. La vittima è Prakash Anchara. Il giovane di origini indiane era residente a Nuvolera. Lascia i genitori, la moglie e due figli.

 

A Nuvolera, tragico incidente sul lavoro

Non c’è stato nulla da fare per l’operaio 31enne che, secondo le prime informazioni, questa mattina (lunedì 3 novembre 2025) sarebbe percipitato da una decina di metri in una cava di via dei Marmi a Nuvolera. Come riportato da Areu (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza) l’allarme era scattato poco prima delle 12 di oggi (lunedì 3 novembre 2025) in codice rosso in via dei Marmi.

Nulla da fare

Il 31enne è stato tempestivamente soccorso, a lungo gli sono state praticate le manovre di rianimazione per poi trasportarlo, in gravi condizioni, all’ospedale di Gavardo. Qui, purtroppo, è spirato poco dopo l’arrivo. Aveva riportato traumi multipli e, all’arrivo dei soccorsi, era stato trovato in arresto cardiocircolatorio.

Il cordoglio

“Esprimiamo profondo cordoglio per la morte del lavoratore di origine indiana, di soli 31 anni, deceduto stamane a seguito di una caduta da circa dieci metri nella cava Marmi Castello di Nuvolera, in provincia di Brescia. Un’altra tragedia che colpisce il settore estrattivo, tra i più esposti a rischi elevati come le cadute dall’alto e gli schiacciamenti. Come Organizzazioni Sindacali del settore delle costruzioni vogliamo ribadire con forza che la sicurezza deve partire dalla formazione, soprattutto in comparti come questo, dove la pericolosità delle mansioni rende indispensabile una preparazione adeguata e continua. Oggi, inoltre, la formazione deve essere accessibile e comprensibile per tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro provenienza. Sempre più persone impiegate in cava sono di origine straniera: la lingua non può diventare una barriera alla sicurezza. Le procedure, le segnalazioni e le istruzioni di prevenzione devono essere trasmesse in modo chiaro, efficace e in una lingua che ciascun lavoratore possa comprendere. Ogni morte sul lavoro è una sconfitta collettiva. Per questo continueremo a chiedere e a lavorare perché la sicurezza sia una priorità reale, e la formazione uno strumento concreto di tutela per tutti. Per Feneal-Filca-Fillea”.