Lecco (LC)

Hub di Via Balicco, il TAR dà ragione ai condomini: Comune chiamato a riesaminare l’istruttoria

Nella motivazione, il TAR ha concesso al Comune di Lecco un termine di 60 giorni per integrare la documentazione relativa alla localizzazione del futuro hub.

Hub di Via Balicco, il TAR dà ragione ai condomini: Comune chiamato a riesaminare l’istruttoria

Hub di Via Balicco, il TAR dà ragione ai condomini: Comune chiamato a riesaminare l’istruttoria. Stiamo parlando del progetto di realizzazione del futuro Polo Multimodale Urbano di Lecco in via Balicco (che ha ricevuto un finanziamento  di 14 milioni di euro dalla Regione), finito “sul tavolo” dei giudici del tribunale amministrativo.

Oggi, lunedì 3 novembre 2025, l’Amministrazione comunale ha reso noto che, in seguito al ricorso promosso da alcuni condomini dello stabile Monte Legnone  contro i provvedimenti preordinati alla realizzazione dell’opera, il TAR ha accolto la domanda cautelare “ai fini del riesame della fattispecie ad opera dell’amministrazione resistente”. I residenti da sempre hanno espresso forti perplessità sull’opera, suggerendo soluzioni alternative, come il trasferimento degli uffici comunali nell’ex Politecnico di via Marco d’Oggiono e la demolizione dell’ala di Palazzo Bovara per creare un hub con affaccio diretto sui binari della stazione.

Nella motivazione, il TAR ha concesso al Comune di Lecco un termine di 60 giorni per integrare la documentazione relativa alla localizzazione del futuro hub. L’Amministrazione comunale provvederà a fornire quanto richiesto nei tempi stabiliti e a riportare gli esiti di un procedimento integrato portato a termine con Regione Lombardia, RFI – Rete Ferroviaria Italiana e Agenzia per il TPL del bacino di Como, Lecco e Varese.

Hub di Via Balicco, il TAR dà ragione ai condomini: Comune chiamato a riesaminare l’istruttoria

L’Amministrazione si riserva di valutare la proposizione di appello avverso l’ordinanza del TAR, rivolgendosi al Consiglio di Stato, dal momento che l’ordinanza non motiva sul mancato accoglimento della difesa civica. Corre l’obbligo, allo stesso tempo, di specificare che la suddetta ordinanza non mette in discussione la realizzazione dell’opera.

Laconico il commento di Filippo Boscagli, candidato sindaco di Fratelli d’Italia: “Più volte abbiamo espresso dubbi sulle modalità con cui è stata affrontata la vicenda HUB di via Balicco ed ora il TAR dà ragione ai ricorrenti. L’istruttoria va rifatta! In attesa di leggere le reali motivazioni rimane il grande rammarico di tempo e soldi persi da questa amministrazione contro i propri cittadini i quali per prima cosa chiedevano semplicemente di essere ascoltati. Confidiamo che si aprano ora le porte del Palazzo Comunale chiudendo quelle dei tribunali e si possa ristabilire un dialogo corretto con i cittadini di Lecco che chiedono che le proprie case non vengano fatte oggetto di decisioni calate dall’alto confiscando giardini condominiali per proporre stazioni che ognuno di noi teme possano rappresentare nuovi ritrovi per gruppi ed attività “discutibili” come drammaticamente assistiamo troppo spesso in diversi luoghi centrali della città.”

“Francamente fatico a capire il comunicato stampa del Comune di Lecco sul pronunciamento del Tar della Lombardia sulla questione dell’Hub e della volontà di espropriare l’area verde di via Balicco. Adesso il Tar ha emesso un verdetto chiaro, inequivocabile: ha accolto la domanda cautelare, la documentazione del Comune deve essere integrata entro 60 giorni sulla localizzazione del futuro Hub – ha aggiunto anche il capogruppo di Appello Corrado Valsecchi –  Il Tar, Tribunale Amministrativo Regionale, è un organo di giustizia amministrativa di primo grado che giudica i ricorsi contro atti ritenuti illegittimi dalla Pubblica Amministrazione. Non ci sono discussioni su questo, bisogna solo prendere atto, nessuno dice che il Comune non abbia diritto di fare un Hub, ma si può tranquillamente affermare, anche di fronte a questi autorevoli pronunciamenti, che il posto scelto è sbagliato e inidoneoche non si è voluto tener conto di altre opzioni; che la documentazione era carente e riportava dichiarazioni non veritiere come più volte denunciato in commissione e in consiglio comunale dal sottoscritto. Sarebbe opportuno un bagno di umiltà una volta tanto, senza continuare ad avere quella vocazione supponente e di superiorità. I condomini del supercondominio di via Balicco hanno solo fatto valere le loro ragioni con intensità e caparbietà, si sono fatti rappresentare da un professionista titolato e autorevole spendendo risorse importanti pur di vedere salvaguardato il diritto di far sentire la propria voce. Questo esempio di determinazione voglio sia riconosciuto come un valore comunitario non per difendere un interesse corporativo, ma un’area verde, l’unica rimasta in quella zona, contro soprusi e velleità da parte di coloro che vorrebbero, senza discussioni e d’imperio, far passare, nascondendosi dietro l’interesse comune, operazioni spregiudicate e inopportune”.

A dire la sua anche Carlo Piazza, candidato sindaco della Lega: ” Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia ha accolto il ricorso dei residenti contro il progetto del nuovo terminal bus in via Balicco, sospendendo gli atti comunali e ordinando al Comune di Lecco di riesaminare l’intera procedura entro sessanta giorni. Una decisione che rappresenta una vera e propria bocciatura per l’amministrazione Gattinoni e che, nero su bianco, conferma le critiche sollevate in questi mesi da cittadini, operatori e opposizioni. Il TAR ha infatti evidenziato come il Comune non abbia svolto un’adeguata istruttoria e non abbia preso in considerazione con la necessaria attenzione le osservazioni dei residenti, ignorando le evidenti criticità legate alla scelta di via Balicco, alla presenza di attività commerciali, parcheggi e accessi privati, e alla vicinanza con la Statale 36 e con lo stadio cittadino. Ma il passaggio più rilevante della decisione riguarda proprio la questione delle aree: il Tribunale sottolinea che l’amministrazione non ha spiegato perché abbia deciso di intervenire su terreni privati senza aver prima valutato in modo approfondito le alternative pubbliche già disponibili, come l’area di via Sassi o Piazzale Caleotto. I giudici parlano chiaramente di una motivazione insufficiente e di un livello di approfondimento istruttorio non adeguato a giustificare la scelta di via Balicco. Il TAR ha ribadito un principio semplice ma fondamentale: prima di incidere sulla proprietà privata, un’amministrazione deve analizzare seriamente le aree comunali e scegliere la soluzione meno impattante Siamo di fronte a un modo di governare chiuso, autoreferenziale e privo di confronto prevaricatore nei confronti del cittadino. Questa ordinanza è la conseguenza naturale di una gestione superficiale e frettolosa, che ha ignorato cittadini e buon senso.”

Il provvedimento del TAR sospende ogni ulteriore passo sul progetto fino al completamento del riesame, imponendo di fatto un cambio di rotta. “Ora il Comune deve dimostrare di aver imparato la lezione,” conclude Piazza. “Serve una pianificazione trasparente e partecipata, fondata su dati reali e su un ascolto vero della città. Lecco merita amministratori che studino le scelte prima di calarle dall’alto.”