Due mesi di affitto non pagato potrebbero presto valere lo sfratto per gli inquilini morosi. E le procedure potrebbero diventare decisamente più rapide.
Fratelli d’Italia ha presentato in Senato un disegno di legge che punta a semplificare e velocizzare le procedure di sfratto per gli inquilini morosi. L’obiettivo è ridurre drasticamente i tempi per liberare un immobile in caso di mancato pagamento del canone d’affitto, introducendo una nuova Autorità per l’esecuzione degli sfratti.
Il piano di Fratelli d’Italia: sfratti in 2-4 mesi e un’Autorità dedicata
Secondo la proposta di Fratelli d’Italia, basteranno due mensilità non pagate per avviare la procedura di sfratto. La gestione sarà affidata a un nuovo ente, l’Autorità per l’esecuzione degli sfratti, che opererà sotto il Ministero della Giustizia e potrà ricevere direttamente la richiesta del proprietario.
Una volta notificata la procedura, l’inquilino avrà 15 giorni di tempo per sanare la morosità. In caso contrario, l’Autorità potrà disporre lo sgombero entro 7 giorni, con un margine massimo di 30 giorni per l’esecuzione, prorogabile fino a 90 giorni nei casi più complessi. In pratica, lo sfratto potrebbe concludersi in un periodo compreso tra 2 e 4 mesi dalla richiesta iniziale.
Il disegno di legge prevede anche tutele per le fasce più fragili: chi ha un ISEE inferiore a 12.000 euro e non paga per motivi gravi (licenziamento, malattia, separazione) potrà accedere a un Fondo nazionale per l’emergenza abitativa.
Inoltre, per famiglie con minori, disabili o anziani non autosufficienti, l’Autorità dovrà informare i servizi sociali, che potranno chiedere un rinvio di 90 giorni e favorire soluzioni abitative temporanee.
Se invece il proprietario fornisce false dichiarazioni sulla morosità o utilizza la procedura per fini speculativi, sono previste sanzioni da 5.000 a 20.000 euro e la sospensione temporanea dai benefici fiscali sulla casa.
Le critiche dell’Unione Inquilini
L’Unione Inquilini ha definito la proposta di legge un “attacco ai diritti delle persone in precarietà abitativa”.
La segretaria nazionale Silvia Paoluzzi ha ricordato che oltre un milione di famiglie in Italia vive in povertà assoluta e in affitto, rappresentando circa la metà delle famiglie povere.
“Il Governo sceglie la via della repressione anziché affrontare l’emergenza abitativa con politiche di welfare e investimenti in edilizia pubblica”, ha dichiarato.
Salis: “Deriva pericolosa”

Sull’argomento è intervenuta anche Ilaria Salis, eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra:
“Siamo di fronte a una deriva pericolosa e a un tentativo di accentrare del potere nelle mani del governo”.
Sfratti in crescita: oltre 40.000 nel 2024
Secondo i dati del Ministero dell’Interno elaborati dalla CGIL, nel 2024 sono stati emessi 40.158 provvedimenti di sfratto, in aumento del 2% rispetto all’anno precedente.
La maggioranza (circa 47%) riguarda le città capoluogo, e oltre 30.000 casi sono dovuti a morosità, seguiti da 2.000 per necessità del locatore e 8.000 per finita locazione.
L’ipotesi di un decreto sugli sfratti veloci
In attesa della discussione parlamentare, la maggioranza di governo potrebbe accelerare l’iter di approvazione del provvedimento con un decreto.
La Lega, in particolare, ha annunciato un pacchetto di norme che includerà anche una disciplina per gli sgomberi rapidi, non solo per le prime case occupate ma anche per tutti gli altri immobili di proprietà privata.