Una giornata di solidarietà e speranza quella di mercoledì presso Cla/Utek srl di Teglio, dove 70 nuovi potenziali donatori di midollo osseo e cellule staminali si sono iscritti al registro dei potenziali donatori (IBMDR). L’iniziativa è nata dopo l’appello di Sharon Pethra Bonadeo, malata di leucemia, (pubblicato sul nostro giornale) e ha visto la partecipazione di numerosi dipendenti e cittadini. “La scoperta della malattia di Sharon ci ha scioccato – dichiara Cla/Utek, ditta per la quale Sharon lavora – da un giorno all’altro abbiamo toccato con mano quanto una diagnosi di leucemia mieloide acuta ti stravolga la vita condannandoti a cure pesantissime e legando la tua sopravvivenza all’individuazione di un donatore compatibile. Ci siamo subito chiesti se potevamo dare un aiuto e, scoprendoci anche poco informati sull’argomento, abbiamo cercato subito un interlocutore qualificato con cui costruire un progetto concreto di aiuto. Abbiamo contattato la segreteria di Admo che ci ha messo in contatto con Piero Pallavicini, referente Admo e Avis per la sede di Sondrio, e con lui abbiamo strutturato un percorso di formazione interno per tutti i dipendenti e organizzato una giornata in azienda di tipizzazione salivare per l’iscrizione alle liste dei donatori aperta a dipendenti e ad esterni. Grazie a Piero abbiamo anche compreso che per ogni trapianto servano molte sacche di sangue così abbiamo aperto anche alla possibilità di iscriversi ad Avis compilando il modulo direttamente qui in Cla/Utek”.
Formazione
Presenti alle giornate di formazione in azienda, Piero Pallavicini e Dionigi Alessandro, referenti Admo e Avis Sondrio, che hanno illustrato ai partecipanti le modalità e i benefici della donazione di sangue, di cellule staminali e midollo osseo. La compatibilità con un paziente in attesa si verifica tramite analisi genetica Hla e riguarda circa 1 persona su 100.000. La donazione avviene nel 90% dei casi tramite aferesi (prelievo dal braccio), mentre nel 10% dei casi tramite prelievo dalle ossa del bacino, generalmente tra fratelli compatibili e, solo in questo caso, in anestesia generale. Durante di l’evento di tipizzazione in Cla/Utek erano presenti Antonella Ioli e Piero Pallavicini, referenti Admo e Avis Sondrio, per fornire supporto alla compilazione della documentazione e fornire eventuali informazioni necessarie a fianco del personale Cla/Utek e i medici Antonio Croce e Paolo Guardo per le tipizzazioni. Nell’occasione è intervenuto anche il presidente Admo Giuseppe Saponara che ha sottolineato come l’iscrizione al registro non sia destinata a una persona specifica, ma rappresenti un gesto di generosità a favore di chiunque abbia bisogno.
70
“Un risultato straordinario con 70 tipizzazioni e numerose iscrizioni all’Avis che ci riempie di orgoglio – afferma Cla/Utek – grazie a tutti i nostri lavoratori che si sono iscritti, una bella prova di solidarietà che ha visto dipendenti italiani, del Pakistan, della Nigeria, Guinea, Marocco e Brasile uniti dalla volontà di impegnarsi per aiutare il prossimo. Grazie a tutte le persone che dall’esterno sono venute qui per la tipizzazione salivare e per l’iscrizione ad Avis. Grazie anche ad Admo ed Avis e a tutti quanti hanno collaborato attivamente per realizzare con successo questo progetto. Questa esperienza ci ha permesso di comprendere il ruolo cruciale del volontariato senza il quale tutto questo non sarebbe possibile, è incredibile e vitale il lavoro che tutte queste persone svolgono per la comunità mossi solo dalla propria generosità personale: grazie infinite”. Per chi non l’avesse ancora fatto, i requisiti per iscriversi al registro dei donatori di midollo osseo sono: età tra 18 e 36 anni non compiuti (una volta iscritti si rimane nel registro fino ai 55 anni). Peso di almeno 50 kg. Buona salute generale. Il gruppo sanguigno non influisce sull’iscrizione; ciò che conta è la tipizzazione genetica Hla. Come iscriversi: sul sito www.admolombardia.org è possibile registrarsi per ottenere l’appuntamento per la tipizzazione e trovare tutte le informazioni. Verrà fissato l’appuntamento per l’iscrizione, che prevede un colloquio con un sanitario formato e il prelievo di una provetta di sangue dal braccio per l’analisi della compatibilità. Ovviamente, al termine della giornata, abbiamo sentito Sharon, ancora ricoverata a Monza: “Ringrazio la mia azienda e tutte le persone che sono intervenute, che hanno voluto candidarsi per questa iniziativa spinte dal mio appello, non mi sarei mai aspettata un feedback così, soprattutto essendo io abbastanza restia a tessere rapporti sociali. Forse in questo mondo così storto ci rimane ancora un po’ di umanità”.