Canzo (CO)

Addio a Cesare, decano degli Alpini

Meroni, classe 1935, aveva compiuto 90 anni lo scorso 1° ottobre. Un’intera vita dedicata alle Penne nere canzesi.

Addio a Cesare, decano degli Alpini

Un’intera vita dedicata agli Alpini. E lui, degli Alpini di Canzo, ne era il decano. Classe 1935, Cesare Meroni aveva compiuto 90 anni proprio lo scorso 1° ottobre. A fargli gli auguri, nella stanza d’ospedale dove era ricoverato, non erano mancati il capogruppo Marco Bellomo, l’ex capogruppo e vicepresidente della sezione Ana di Como Kristian Fiore e il colonnello Claudio Lucarelli.

Un’intera vita dedicata al lavoro e alla famiglia

Canzese doc, Cesare Meroni si era sposato con Pinuccia Fontana di Proserpio e avevano deciso insieme di vivere a Canzo dove la loro famiglia è cresciuta negli anni: i figli Rodolfo e Pierangela e i quattro nipoti Mattia, Giacomo, Gabriele e Gaia. Proprio giovedì, 23 ottobre, lui e Pinuccia avrebbero festeggiato i 57 anni di matrimonio. Una vita dedicata alla famiglia e al suo lavoro. E’ sempre stato un artigiano edile, con la sua impresa, ma a causa di un ictus nel 1986 aveva dovuto smettere. Da allora si era legato ancora di più agli Alpini.

Aveva “donato” la sua taverna per farne la prima sede degli Alpini

Meroni era stato uno dei fondatori della sede delle Penne nere canzesi e del coro alpino. Lo racconta la figlia Pierangela:

“Papà aveva fatto il servizio militare, all’epoca di 21 mesi, a Malles Venosta dove era stato artigliere alpino. Era sempre presente per il gruppo di Canzo. Ricordo che a casa avevamo questo locale non utilizzato e aveva deciso di darlo volentieri ai suoi amici Alpini. Insieme avevano fatto i lavori e l’avevano sistemato. Non posso dimenticare le bellissime cene e le cantate a cui prendevo parte anch’io, allora bambina. Era stato proprio lui, che da giovane aveva seguito i corsi di disegno e intaglio dal maestro Raverta, a realizzare l’incisione in legno sulla porta di quella sede e che era stata poi trasferita nell’attuale in villa Meda”.