Il problema non sono i pareggi. Quelli fanno sempre classifica, anche se è meglio vincerne una e perdere quella dopo piuttosto che pareggiarle entrambe. Lo dicono i punti conquistati.
Il tema, tuttavia, è un altro e riguarda il modo in cui arrivano i pareggi. Quando la “colpa” di non averla vinta è tutta nella poca precisione delle conclusioni, c’è da prendersela con se stessi. Dal punto di vista corale, non c’è molto da rimproverarsi. Bisogna lavorare e migliorare.
Prestazioni e occasioni create alla mano, l’Atalanta ha lasciato 2 punti con il Pisa, altrettanti con il Como e pure con la Lazio ne meritava di più. Non averli conquistati è un demerito e avere dei rimpianti sposta le valutazioni. Qui non è questione di coraggio o di scelte, anche perché, nelle varie partite, sono diversi i giocatori che hanno sbagliato.
I pareggi fanno parte del gioco, ma la situazione sta diventando particolare e a Juric non sta oggettivamente dicendo benissimo a livello di fortuna. Lui può fare meglio? Certo, come tutti, nessuno escluso, ma è questione davvero di dettagli. Tutto il resto è contorno.