Dubita fortemente di poter essere lui a tagliare il nastro, entro la fine del mandato previsto per giugno 2027, della maxi opera che per primo ha sostenuto.
E’ con rammarico, infatti, che il vicesindaco e assessore all’Ambiente Matteo Fratangeli fa il punto sulla Greenway, un sogno che sembra sempre più lontano per l’Amministrazione di Giovanni Battista Bernocco.
Greenway in ritardo, lavori forse per fine 2026
Un progetto partito ormai quattro anni fa, nel 2021, con la candidatura a un bando, e presentato ufficialmente nel luglio 2022, che ha però subito una serie di rallentamenti e aumenti dei costi che l’hanno quasi reso una chimera. La Greenway, un percorso ciclopedonale che si snoda, in parte sfruttando il vecchio sedime ferroviario, tra Merate, Olgiate, Brivio e Airuno, ha infatti un costo di due milioni e 685mila euro. Alcune difficoltà legate alla conformazione dei terreni inizialmente inseriti nel percorso, soprattutto nei territori di Brivio e Airuno, hanno poi reso necessario ripensare il tracciato, sia per questioni di sicurezza che di costi.
Ok alla modifica del tracciato
«Nei mesi scorsi, poco prima dell’estate, Regione Lombardia, che ci ha dato un contributo per l’opera, ha accettato la modifica del tracciato, dal quale sono stati esclusi la galleria di Brivio e un pendio ritenuto a rischio frana tra Brivio e Airuno – ha spiegato Fratangeli – Ora Regione però ci sollecita per sapere se sarà possibile mantenere il cronoprogramma. Al momento siamo in attesa di affidare la revisione dello studio di fattibilità, con inserimento delle modifiche del percorso, al professionista. Dubito che potrà essere pronto prima dell’anno nuovo».
Il cronoprogramma richiesto da Regione, come sottolinea Fratangeli, è abbastanza flessibile, ma è poco probabile che il cantiere per la Greenway possa vedere la luce prima della fine del 2026, men che meno che possa essere concluso per la fine del secondo mandato Bernocco.
«Purtroppo la mia esperienza come amministratore in questi anni mi ha insegnato che quando si tratta di lavori pubblici bisogna mettere in conto almeno un anno di ritardo. E’ un aspetto molto frustrante, ma con il quale dobbiamo fare i conti» ha concluso amareggiato.