Tutto è cominciato a dicembre dello scorso anno, quando un lavoratore di origine magrebina, impiegato nel cantiere per la manutenzione della diga dell’Ingagna di Mongrando, si è rivolto alla Guardia di Finanza di Biella dopo un incidente sul lavoro. Dalle gravi irregolarità emerse è nata l’operazione “Stella verde”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Biella, che ha portato a perquisizioni in otto regioni italiane, condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Biella, e all’iscrizione di cinque persone nel registro degli indagati. Sotto la lente finisce quindi l’intero sistema degli appalti pubblici, da cui affiora un caso di caporalato di portata nazionale.
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