Arese (MI)

Uccise il compagno, al processo: “Tra Stella e Marco rapporto burrascoso”

Le testimonianze di famigliari e amici della coppia: La donna deve rispondere di omicidio volontario aggravato.

Uccise il compagno, al processo: “Tra Stella e Marco rapporto burrascoso”

Una relazione “tossica”, quella tra Marco Magagna, 38 anni di Arese, e Stella Boggio. Quest’ultima è imputata di omicidio volontario aggravato dopo aver colpito il  suo compagno con una violenta coltellata al cuore la notte dell’Epifania nella mansarda di lei a Bovisio Masciago, in via Tonale.

Uccise il compagno, le testimonianze dei genitori di Stella Boggio

Le testimonianze ascoltate all’udienza del processo in Tribunale a Monza  hanno confermato che tra i due il rapporto, molto burrascoso. “Mia figlia mi chiamava spesso e mi diceva che lui si ubriacava, la insultava e la picchiava. Ogni volta lui ci diceva che non sarebbe più successo”,  ha raccontato Nadia la madre dell’imputata. “Le dicevamo di denunciare, ma lei rispondeva che Marco quando non beveva era un’altra persona e che lei voleva riuscire ad aiutarlo”, ha aggiunto il padre, Italo Boggio, mentre la sorella Sara ha riferito di quella volta che “lui l’ha colpita a un orecchio che si era gonfiato a dismisura”.

Un amico di Marco Magagna: “Litigavano sempre”

“Litigavano sempre, e non si limitavano alle parole – ha detto invece uno dei migliori amici della vittima – lui mi chiamava al telefono durante le loro discussioni, e io cercavo di mettere pace, quando lei beveva diventata aggressiva; a volte sentivo anche il rumore di oggetti che cadevano, e gli insulti; poi, il 27 dicembre scorso Marco mi ha telefonato, era molto agitato: ‘Amico vieni a prendermi, questa ha fatto la matta e mi ha accoltellato’, mi ha detto”.

“Marco mi ha chiamato, aveva una ferita alla mano”

Un episodio, quello del 27 dicembre, tenuto in grossa considerazione dalla pubblica accusa nel sostenere l’imputazione: “Quando sono arrivato sotto casa loro Marco era in strada – ha ricordato l’amico –  aveva una ferita molto evidente sul palmo della mano e il giubbino tagliato in più punti, era sporco di sangue, ma al Pronto soccorso aveva detto di essersi fatto male da solo in cucina; lui era un bravo ragazzo, protettivo nei suoi confronti”.

L’ex collega a cena dalla coppia la sera del delitto

Una ex collega di Stella Boggio era presente le ore prima del delitto, ospite a cena della coppia: “Avevamo bevuto due o tre bottiglie di prosecco, io mi ero limitata a un paio di calici. Quella sera, lui a volte la provocava. Stella, nei mesi precedenti, mi diceva che litigavano e che arrivavano ad alzare le mani reciprocamente, in due o tre occasioni le ho visto i lividi addosso, e le ho chiesto se andasse tutto bene, lei mi diceva di sì”.