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Elezioni in Toscana, Giani e Schlein esultano: “Il campo largo è vincente”

Affluenza definitiva al 47,73%, ben dieci punti in meno rispetto all'ultima tornata elettorale

Elezioni in Toscana, Giani e Schlein esultano: “Il campo largo è vincente”

Due a uno. Il Centrosinistra rialza la testa e accorcia il distacco nella “corsa” di questa tornata delle Regionali.

Dunque alla fine pronostico rispettato ed Eugenio Giani è stato confermato governatore.

Oggi, 13 ottobre 2025, alle 15, urne chiuse e scrutinio definitivo in serata in Toscana.

Circa tre milioni di persone sono state chiamate al voto per scegliere il presidente della Regione tra i tre candidati – Antonella Bundu (Toscana rossa), Eugenio Giani (centrosinistra) e Alessandro Tomasi (centrodestra) – e i 40 consiglieri.

I risultati (quasi) definitivi: chi vince e chi perde

Ma oltre alla riconferma del candidato del Centrosinistra in versione “campo largo” l’altra notizia è il dato eclatante dell’astensionismo.

Il dato definitivo ha visto la partecipazione al voto al 47,73%, in calo di quasi 15 punti rispetto al 2020 (62,6%).

Già dalla prima proiezione Opinio-Rai. era sembrato chiaro che Giani sarebbe stato il vincitore.

Il governatore uscente ricandidato per il Centrosinistra era al 54,6%, lo sfidante del Centrodestra Alessandro Tomasi al 40,6%, Antonella Bundu (Toscana Rossa) al 4,8%.  

Alla fine, a conteggi pressoché conclusi, il Pd si assesta come primo partito (36%), Fratelli d’Italia si colloca invece al 26%.

Male la Lega in versione “vannaccizzata” (4,5%) con il Generale Roberto Vannacci che di fatto era stato incaricato di coordinare la campagna elettorale nella Regione. Il Carroccio cinque anni fa era al 21,77% (ma in quell’occasione esprimeva il candidato governatore).

In un limbo Forza Italia al 6%, anche se cinque anni fa era al 4,2%.

Nel Centrosinistra ottimo il risultato di Casa Riformista (9%) e bene Avs, sopra al 6%.

Giani e Schlein esultano

L’esultanza è partita già dopo la prima proiezione:

“Sono emozionato. Grazie Toscana”.

Così Eugenio Giani sui social, dal comitato elettorale dove ha abbracciato la segretaria Pd, Elly Schlein.

“Spero che questo sia anche un segnale nazionale – ha continuato Giani – quando c’è un buon governo progressista può diventare, anche impostando la campagna per 2027, il segno di un partito che sa fare bene opposizione ma quando governa esprime una cultura apprezzata dalla gente e sa dare una prospettiva di carismatica attrazione verso un’alternativa credibile con una coalizione progressista. Il campo largo è vincente”.

“Una vittoria che ci dà gioia e speranza, ringraziamo i toscani che hanno voluto continuare nel solco di un governo progressista. Chi si era affrettato a dichiarare la fine della coalizione progressista oggi è smentito nei fatti”, ha aggiunto la segretaria del Pd Elly Schlein.

Gli Instant Poll

Escono anche gli instant poll dei partiti: il Partito Democratico è la prima formazione politica, secondo questi primissimi sondaggi, con una forchetta tra il 35 e il 39%, mentre Fratelli d’Italia sarebbe secondo con una forchetta tra il 18.5% e il 22.5%. Sarebbe molto buono il risultato di Alleanza Verdi Sinistra con una forchetta tra il 7.5% e il 9.5%. La lista Casa Riformista Giani è al 7.5/9.5% mentre Forza Italia tra il 6 e l’8%.

I candidati

Alessandro Tomasi era il candidato del Centrodestra appoggiato da: FdI, Lega, Noi Moderati, Forza Italia e È Ora! Lista civica per Tomasi Presidente.

Nato a Pistoia nel 1979, si è affacciato al mondo della politica da giovane. Nel 2007 era stato eletto consigliere comunale a Pistoia, di cui è diventato sindaco nel 2017.

Dopo una breve parentesi con il Popolo della libertà, nel 2013 era passato a Fratelli d’Italia, di cui ancora fa parte. Nel 2022 è stato riconfermato sindaco per un altro mandato.

Elezioni in Toscana, exit poll: Giani 52-56%, Tomasi 39-43%
Alessandro Tomasi

Eugenio Giani era invece il candidato del centrosinistra appoggiato da: Pd, M5s, Avs e Casa Riformista.

Già governatore dal 2020, ha cercato e centrato la riconferma per un secondo mandato.

Nato nel 1959 a Empoli, la sua carriera politica è iniziata negli anni 90 quando è stato eletto consigliere comunale a Firenze con il Psi.

Per gli anni successivi, dopo l’ingresso nel Pd, ha proseguito la sua esperienza nella politica locale fino alle Regionali del 2020, che lo hanno visto battere la candidata del Centrodestra Susanna Ceccardi e quella del M5s, Irene Galletti.

Elezioni in Toscana, exit poll: Giani 52-56%, Tomasi 39-43%
Eugenio Giani

Eugenio Giani, presidente uscente della Toscana e candidato del campo largo alle Regionali, è arrivato al comitato elettorale a Firenze, nella sede del Pd della Toscana in via Forlanini, dove è attesa anche la segretaria nazionale Elly Schlein.

Al comitato di Alessandro Tomasi si erano invece dati appuntamento pochi sostenitori.

I primi Instant Poll avevano del resto anticipato la sconfitta. Il candidato del Centrodestra ha seguito lo spoglio dalla sua abitazione di Pistoia.

In Toscana era ammesso il voto disgiunto. Significa che gli elettori potevano esprimere il proprio voto verso un determinato candidato Presidente e al contempo, decidere di sostenere una lista diversa da quelle a lui/lei collegate.

I commenti dei vincitori

Dopo il “Grazie Toscana”, Giani si è lasciato andare a un commento più articolato:

“È una straordinaria soddisfazione, sono emozionato. Ha vinto la Toscana illuminata e riformista. Mi ha telefonato anche il presidente del M5S Conte per complimentarsi”.

A esultare sia pur dalla piazza virtuale dei social c’era anche Matteo Renzi, ex sindaco di Firenze, ex presidente del Consiglio ed ex segretario nazionale del Pd che ha salutato il bel risultato della lista Giani-Casa Riformista:

Renzi rompe con Mondadori: "Attacco di Piersilvio Berlusconi sgarbato e personale. Non scambio la mia libertà con i soldi"
Matteo Renzi, leader di Italia Viva e promotore del progetto Casa Riformista

“Abbiamo preso il 9%. Roba che non si vedeva da tempo, oggi cammino a tre metri da terra. Casa Riformista in Toscana è la terza lista in assoluto dopo Pd e dopo Fratelli d’Italia. Siamo davanti a Forza Italia, alla Lega, a Avs, al Movimento Cinque Stelle. Spero che finalmente sia chiara la differenza tra chi prende voti e chi parla di sondaggi”.

Entusiasta la segretaria nazionale dem Elly Schlein che ha commentato anche il dato dell’astensionismo:

“Se questo è l’effetto Vannacci speriamo che prosegua. Non do mai niente per scontato e nemmeno la Toscana la davamo per scontata, ci batteremo anche per la Campania e per la Puglia. La bassa affluenza è sempre un dato che guardiamo con attenzione e preoccupazione. Di sicuro noi continueremo nella nostra attività di allargare il campo”.

I primi 100 giorni di Governo

Giani ha spiegato cosa farà nei primi 100 giorni del nuovo mandato:

“Sicuramente farò un incontro con tutti i sindaci della Toscana, una regione molto concreta nel cercare di affrontare e risolvere i problemi delle comunità locali. Poi procederemo con l’implementazione delle case di comunità, perché la sanità è stato il primo punto del nostro programma, e con l’implementazione della politica degli asini nido gratis, che è uno degli elementi qualificanti della nostra azione”.

I commenti di chi ha perso

Alla fine poi Tomasi al comitato elettorale ci è andato e ha analizzato la sconfitta cercando le motivazioni che hanno portato alla riconferma di Giani:

“Le campagne elettorali corte e le Regioni che votano in modo separato sono fattori che non aiutano la democrazia e neanche i candidati, tutti, anche chi vince con un’affluenza bassa, o come noi che siamo sconfitti: se avessimo avuto più tempo forse avremmo potuto fare sicuramente qualcosa in più, ma io non piango sul latte versato”.

E ancora:

“Le elezioni regionali sono state indette in agosto, era un periodo estivo, e ai primi di settembre naturalmente ognuno di noi come sapete pensa al rientro al lavoro, alla vita, alla scuola, quindi abbiamo avuto solo un mese per far conoscere le nostre idee, i nostri programmi, le nostre persone”.

Tomasi ha poi annunciato l’intenzione di rimanere in Consiglio comunale alla guida dell’opposizione.

Alla sede elettorale del Centrodestra anche Susanna Ceccardi, “donna forte” della Lega e fedelissima di Matteo Salvini che però non ha commentato la sconfitta e si è limitato a un “giro di saluti” a candidati e militanti.

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Susanna Ceccardi con Matteo Salvini

Se ci sarà reddito di cittadinanza, Tomasi promette battaglia

Poi, guardando ai programmi, Tomasi ha subito lanciato una stoccata al riconfermato governatore:

“Auguri di buon lavoro a Giani. Il primo atto ce lo aspettiamo e se è un atto per il bene dei toscani, l’ho già detto al presidente che ha il mio numero di telefono, siamo pronti a discutere: se il primo atto sarà invece il reddito di cittadinanza regionale, faremo la guerra”.

Cavalleresco e diplomatico il commento finale della premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni:

“La premier Giorgia Meloni: “Congratulazioni a Eugenio Giani e auguri di buon lavoro”.

Da Fratelli d’Italia “grazie” a Tomasi e l’ironia di Fidanza

Più articolata la disamina del responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli:

Giovanni Donzelli di FdI, con Giorgia Meloni

“Complimenti a Eugenio Giani per la vittoria, a lui i nostri auguri di buon lavoro per il bene della Toscana. Un ringraziamento sentito va ad Alessandro Tomasi che, se questi dati dovessero essere confermati, ha ottenuto la più alta percentuale del centrodestra alle regionali toscane”.

E ancora:

“Fratelli d’Italia ottiene un eccezionale successo: non solo cresce in modo netto rispetto a cinque anni fa, ma considerando anche i voti della civica di Tomasi, il risultato è superiore persino a quello ottenuto alle europee e alle politiche. Raddoppiamo così la nostra rappresentanza in Consiglio regionale: porteremo avanti il ruolo che gli elettori ci hanno attribuito per una ferma e determinata opposizione”.

Ironico nei confronti di Elly Schlein Carlo Fidanza, europarlamentare di FdI:

Carlo Fidanza di FdI

“La bellissima campagna di Alessandro Tomasi e l’ottimo risultato di Fratelli d’Italia non sono purtroppo bastati per liberare la Toscana. La soddisfazione dei vincitori è sempre comprensibile, ma vedere Elly Schlein che inneggia alla risurrezione del campo largo per il fatto di aver vinto in una regione che governano da 55 anni supera la soglia del ridicolo“.

Il commento della Lega…dal fedelissimo di Vannacci: che siluri

Massimiliano Simoni, fedelissimo del generale Roberto Vannacci, potrebbe essere l’unico consigliere regionale della Lega in Toscana, dopo il modesto risultato elettorale del partito di Matteo Salvini, che si attesta intorno al 4,5%:

Massimiliano Simoni con il Generale Roberto Vannacci

“Io non sono sorpreso dal voto negativo. A livello nazionale la Lega viaggia ormai su queste cifre, e se non avesse avuto Vannacci alle scorse elezioni scendeva al 2% qui in Toscana. E poi non puoi candidare un Tomasi solo 30 giorni prima del voto, per sfidare un Giani che sono 4 anni che è in campagna elettorale. Si doveva lanciare il candidato ben prima, almeno due anni fa”.

La soddisfazione di Forza Italia

Pur davanti alla sconfitta del Centrodestra e del suo candidato, a metà serata, attorno alle 22, è arrivato anche il commento del segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani:

Tajani: "No truppe italiane a Kiev, potremmo aiutare con lo sminamento"
Il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani

“Anche in una Regione storicamente difficile per il centrodestra come la Toscana, Forza Italia continua a crescere e ad aumentare il suo consenso. Mantenendo il trend positivo nazionale. Miglioriamo il risultato delle scorse regionali, crescendo di due punti e aumentando la nostra presenza in Consiglio Regionale. Grazie ai cittadini che ci hanno dato fiducia. Grazie ai nostri candidati per il loro encomiabile impegno”.

Le curiosità: Toscana Rossa fuori dal Consiglio e a Sesto Fiorentino trionfa Avs

Spazio anche per le curiosità. Toscana Rossa del terzo candidato governatore Antonella Bundu rimane fuori dal Consiglio regionale.

Amaro il commento di Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista:

Maurizio Acerbo, a sinistra

“La nostra candidata presidente Antonella Bundu e la lista Toscana Rossa hanno ottenuto un grande risultato che si profila superiore a quello ottenuto dalla Lega e dal M5S. Ma rimaniamo esclusi dal consiglio regionale per una manciata di voti in virtù di una legge elettorale antidemocratica che prevede uno sbarramento del 5% per le liste che si presentano autonomamente”.

E ancora:

“La candidata presidente è al di sopra del 5% ma la lista no. Si tratta di una discriminazione visto che nelle coalizioni lo sbarramento è al 3”.

Clamoroso invece quanto accaduto a Sesto Fiorentino dove Avs è risultato il primo partito, addirittura al 37%.

Nel Comune della città metropolitana di Firenze, dove era in corsa per Avs il sindaco (al secondo mandato) Lorenzo Falchi di Sinistra Italiana, la lista di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli è stata nettamente la più votata.

Avs si è attestata attorno al 37%, il miglior risultato della Toscana, mentre il Pd si è fermato al 21.