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La storia dei tre gemelli adottati da famiglie diverse e ritrovatisi per caso all’Università

I tre erano finiti al centro di un esperimento di psicologia infantile: divisi e affidati a famiglie differenti, senza sapere nulla l'uno dell'altro

La storia dei tre gemelli adottati da famiglie diverse e ritrovatisi per caso all’Università

Nel 1980, in una tipica giornata universitaria nello stato di New York, uno studente di 19 anni varcò la soglia del campus del Sullivan County Community College. Si chiamava Robert Shafran. Appena arrivato, si accorse che tutti lo salutavano con entusiasmo, lo abbracciavano e lo chiamavano con un nome che non era il suo: Eddy.

Confuso, Robert non capiva cosa stesse accadendo. Poco dopo, un compagno di università lo portò davanti a Eddy Galland, un altro studente del college. I due si guardarono e fu subito chiaro: erano identici. La somiglianza non lasciava dubbi. Erano gemelli separati alla nascita.

Ma la storia non finisce qui. Qualche mese dopo, un terzo giovane, David Kellman, vide la loro storia raccontata sui giornali e rimase senza parole: anche lui era identico a Robert ed Eddy. Non erano due gemelli, ma tre gemelli omozigoti, separati da neonati e affidati a famiglie diverse.

Una separazione misteriosa

Robert, Eddy e David erano nati a Long Island nel 1961 e affidati a un’agenzia di adozioni di New York. Senza mai dirlo alle famiglie, l’agenzia li separò intenzionalmente, collocandoli in nuclei con condizioni socioeconomiche differenti:

  • una famiglia benestante,
  • una di classe media,
  • una con mezzi più modesti.

Questa divisione non fu casuale: faceva parte di un esperimento segreto di psicologia infantile che mirava a studiare l’influenza dell’ambiente sulla crescita di gemelli identici. Ai genitori adottivi non venne mai detto della presenza dei fratelli.

Fama e tragedia

La scoperta dei tre gemelli fece scalpore negli anni ’80. Parteciparono a talk show, finirono sui giornali e divennero delle vere celebrità. Avevano gli stessi gusti, lo stesso modo di ridere, le stesse passioni: un esempio vivente della forza della genetica.

Tuttavia, dietro la favola si nascondeva un lato oscuro. Nonostante l’euforia iniziale, i tre faticarono a convivere con l’idea di essere stati separati deliberatamente. Col tempo emersero tensioni e fragilità emotive. Nel 1995, Eddy Galland si tolse la vita, lasciando un vuoto enorme nei fratelli e gettando nuove ombre sull’esperimento che li aveva divisi.

La verità nascosta

Solo anni dopo, grazie a inchieste giornalistiche e documentari come Three Identical Strangers (2018), l’opinione pubblica scoprì che i tre facevano parte di uno studio segreto condotto dallo psicanalista Peter Neubauer. I dati della ricerca sono stati sigillati fino al 2065 presso l’Università di Yale, alimentando ancora oggi polemiche e dibattiti etici.

Un’eredità complessa

La vicenda dei gemelli Shafran, Galland e Kellman rimane una delle storie più incredibili e inquietanti del Novecento. È un racconto di fratellanza ritrovata, ma anche di manipolazione scientifica e dolore. Un intreccio che continua a suscitare riflessioni profonde sul ruolo della genetica, dell’ambiente e soprattutto sull’etica della ricerca.