Parte da circa 60 residenti di corso Mombello e via Giardini Vittorio Veneto l’esposto – trasmesso a Comune di Sanremo e Provincia – contro i volumi alti degli eventi musicali che hanno animato Pian di Nave (tra gli ospiti Nina Zilli e Rose Villain) nel corso dell’estate.
Un esposto contro i volumi dei concerti a Pian di Nave
Lo comunicano gli stessi residenti con una nota stampa alle redazioni. Le testimonianze raccolte dal comitato parlano di vetri che tremano e notti insonnia e disagi a partire dal pomeriggio con le prove che precedono le esibizioni musicali.
Al contempo, però, i residenti firmatari chiariscono di non essere contrari ai concerti in sè, consci del valore turistico che hanno per la promozione di Sanremo. Piuttosto, puntano il dito contro i volumi, definiti insostenibili, e chiedono di spostare gli eventi più importanti in zone meno densamente abitate, come Piazzale Dapporto.
Tra le richieste, anche quella di dotare gli agenti della Polizia Locale di strumenti tecnologici idonei alla misurazione dei decibel. Lo specificano raccontando che in più occasioni il Comando è stato allertato, ma i Vigili intervenuti hanno affermato di non poter effettuare misurazioni.
Nella zonizzazione sanremese, quella di Pian di Nave è un’area che può “sostenere” 65 decibel di giorno e 55 di notte. Secondo i residenti infuriati, spesso si è superato gli 80.
«Cassazione dice che è responsabilità dei comuni»
«In altre città italiane — sottolineano i firmatari — esposti simili hanno portato a interventi concreti da parte delle amministrazioni, e in alcuni casi i tribunali hanno persino riconosciuto indennizzi economici ai residenti disturbati. Recenti sentenze della Corte di Cassazione confermano la responsabilità dei Comuni in caso di superamento dei limiti acustici, con possibilità di risarcimento».