Bergamo (BG)

Snark Festival, che successo la seconda edizione: oltre seicento spettatori in quattro giorni

Presenze raddoppiate rispetto al 2024 per la manifestazione organizzata dall'Associazione Essi Vivono tra l'11 e il 14 settembre

Snark Festival, che successo la seconda edizione: oltre seicento spettatori in quattro giorni

Un bilancio oltre le aspettative, che ha registrato più di seicento spettatrici e spettatori: sono i dati del secondo Snark Festival, manifestazione dedicata al grande cinema documentario internazionale, che si è svolta al Cineteatro Lottagono di Bergamo tra giovedì 11 e domenica 14 settembre.

Quattro giornate e otto proiezioni, che hanno visto un raddoppio di presenze rispetto al 2024. Il Festival, organizzato dall’Associazione Essi Vivono, da dieci anni propone proiezioni gratuite in lingua originale di film che hanno fatto la storia del cinema.

Quattro giornate di proiezioni e anteprime

Ospite d’onore dell’edizione 2025 è stato il regista Franco Piavoli, classe 1933, pluripremiato documentarista che ha presentato il suo Il pianeta azzurro del 1982, premiato tra gli altri anche al Festival di Venezia dove venne presentato e accolto come un capolavoro.

In anteprima per la città anche tutti gli altri titoli: documentari girati in diversi Paesi tra gli anni ’60 e il 2015, tra cui spiccano The Times of Harvey Milk di Robert Epstein, First Contact degli australiani Robert Anderson e Bob Connolly e American Dream di Barbara Kopple.

A dialogare col pubblico, prima e dopo le proiezioni, i rappresentanti di realtà e associazioni impegnate sui temi proposti dalle pellicole: Associazione Immaginare Orlando, Chawki Senouci della redazione Esteri di Radio Popolare, Comitato bergamasco del Csi – Centro Sportivo Italiano e Cgil – Camera del Lavoro di Bergamo, con il segretario Marco Toscano.

Spiega Davide Capotorto, dell’Associazione Essi Vivono: «Il Festival quest’anno ha proseguito, sulla scia della prima edizione, lungo un paio di direttrici per noi imprescindibili. La prima è la gratuità dell’evento, in linea con tutte le altre attività dell’Associazione, che da sempre intende favorire un accesso libero da vincoli e barriere (anche economiche) alla cultura. La seconda ha a che fare con i rapporti con altre realtà: le relazioni intessute nel 2024 sono state ulteriormente rafforzate e se ne sono aggiunte di nuove. Questa edizione era anche una cartina di tornasole rispetto all’anno scorso: esaurito l’effetto novità, dovevamo verificare il grado di tenuta del Festival. E il numero di spettatori ci conforta: c’è spazio – ed è uno spazio in crescita – per una Festival di film documentari in lingua originale».