Un battesimo di fuoco. L’Atalanta si appresta a iniziare il suo cammino in Champions League con la trasferta più difficile: il Parco dei Principi di Parigi, casa del Paris Saint-Germain campione in carica, primo a punteggio pieno in Ligue 1 e favorito per il primato nella nuova fase campionato della competizione. Ma i bergamaschi non vogliono recitare il ruolo della comparsa. Al contrario, dopo il netto successo per 4-1 sul Lecce nell’ultima giornata di Serie A, l’undici di Ivan Juric ha ritrovato ritmo, fiducia e alcune certezze fondamentali da portare in campo contro una delle squadre più forti d’Europa.
Il PSG fa paura, ma l’Atalanta ha il dovere di affrontare la gara a viso aperto. Con lucidità e senza timori, ben consapevole che, al di là della serata parigina, il calendario offre poi sfide più abbordabili contro Club Brugge e Slavia Praga, entrambe al Gewiss Stadium. Ma prima di pensare al futuro, serve un’impresa nel presente. E Juric, in questo senso, sembra intenzionato ad affidarsi ancora alla struttura di squadra vista all’opera nell’ultima uscita, con qualche inevitabile aggiustamento.
L’allenatore croato dovrà ancora rinunciare a due pedine importanti come Scamacca ed Ederson, entrambi fuori per infortunio. Tuttavia, il tecnico non ha intenzione di rivoluzionare quanto costruito fin qui. In porta ci sarà ancora Marco Carnesecchi, con un terzetto difensivo che dovrebbe essere composto da Scalvini, Hien e Djimsiti. Il reparto arretrato sarà chiamato a una prestazione maiuscola per contenere le accelerazioni dei parigini, che possono contare su una batteria offensiva tra le più pericolose al mondo.
In mezzo al campo sono attese conferme per la coppia De Roon–Pasalic, il cui equilibrio sarà fondamentale in una gara di sofferenza e intensità. Sugli esterni spazio a Bellanova e Zalewski, che dovranno garantire spinta ma soprattutto copertura in fase di non possesso. Davanti, il punto di riferimento sarà Krstovic, con alle spalle Sulemana e Charles De Ketelaere, protagonista assoluto nella sfida contro il Lecce con una doppietta che ha certificato il suo ottimo momento di forma. Il belga si sta ritagliando un ruolo sempre più centrale nello scacchiere atalantino e Juric pare intenzionato a puntare su di lui anche nei match più delicati.
Resta invece ai margini della squadra Ademola Lookman, protagonista di una rottura sempre più netta con la società. L’inglese è fuori dal progetto e le parole dell’allenatore in conferenza stampa hanno confermato una frattura difficile da sanare: “La situazione è spiacevole. Lui e l’Atalanta si sono dati molto, ma in questo momento abbiamo bisogno di gente attaccata alla maglia che si senta coinvolta in questo progetto”.
In uno scenario così complesso, con l’ambiente del Parco dei Principi pronto a spingere il PSG verso l’ennesima vittoria casalinga, l’Atalanta si presenta con la voglia di sorprendere. Juric chiede attenzione, spirito di sacrificio e massima intensità. I mezzi tecnici per giocarsela, la Dea li ha. Sarà una prova di maturità, forse la più dura sin qui. Ma è anche una grande opportunità per misurarsi con l’élite del calcio europeo e capire fin dove può spingersi questa Atalanta, tra nuove gerarchie e vecchie certezze.