“È tutto nero su bianco quello che dico” tuona Giuseppe Mendico. Intanto sono iniziate le verifiche nelle scuole frequentate da Paolo mentre procedono a ritmo serrato le indagini sulle cause che hanno portato il 15enne di Santi Cosma e Damiano a togliersi la vita. Il Procuratore della Repubblica di Cassino Carlo Fucci ha disposto la trasmissione alla Procura dei Minori, degli atti sulla morte di Paolo. Il sospetto è che Paolo sia stato in qualche modo spinto al gesto estremo e verifiche sono in corso anche su suoi compagni. I carabinieri stanno anche accertando quale sia stato l’atteggiamento della scuola, se le segnalazioni fatte dalla famiglia siano state protocollate, se sia stato attivato il protocollo contro i fenomeni di bullismo e chiesto un supporto psicologico e dei Servizi Sociali. Sotto esame i cellulari e altri dispositivi usati dal ragazzo e dai suoi compagni alla ricerca di elementi utili per fare chiarezza sulla vicenda. Nelle scorse ore è arrivata la risposta della dirigente dell’istituto Pacinotti frequentato da Paolo Gina Antonetti che nega l’intervento dei genitori e che la psicologa dello sportello d’ascolto non ha rilevato criticità. La dirigente respinge ogni addebito sollevato dai familiari di Paolo.
Santi cosma e damiano (LT)
Paolo non voleva tornare a scuola: la denuncia del padre
Iniziate le ispezioni

Paolo non voleva tornare a scuola, a sostenerlo il papà Giuseppe, era bullizzato da compagni e insegnanti. Ma era anche considerato tra i più bravi, aveva tutti 7 e 8, ma era stato rimandato in matematica per un 5. “Gli siamo stati sempre vicini, i professori e la vicepreside sapevano degli atti di bullismo, ma non hanno fatto niente”. Papà Giuseppe si sfoga con gli organi di stampa. “Per tanti anni abbiamo segnalato quello che non andava, dice, già alle elementari avevamo presentato una denuncia ai carabinieri perché era bullizzato dalle maestre: addirittura un bambino si presentò con un coltello di plastica in classe dicendo che voleva ammazzarlo, mentre una maestra li incitava alla rissa. Dichiarazioni forti che non lasciano dubbi su ciò che Paolo avrebbe subito tra i banchi di scuola.