Venezia (VE)

Nonnismo durante il “battesimo del volo” contro il soldato Giulia: il pm chiede la condanna per otto ex commilitoni

Chiesto un risarcimento di 70 mila euro per i danni morali e psicologici. Otto ex militari rischiano un anno di reclusione per le violenze subite dalla 26enne veneziana nel 2018

Nonnismo durante il “battesimo del volo” contro il soldato Giulia: il pm chiede la condanna per otto ex commilitoni

Otto ex militari rischiano un anno di reclusione per le violenze subite da Giulia Schiff nel 2018, durante il cosiddetto battesimo del volo al 70° Stormo di Latina Scalo, nel Lazio. La 26enne di Venezia, oggi residente in Israele, era presente in aula al Tribunale di Latina nel processo che la vede protagonista, insieme al marito e al figlio di cinque mesi.

Giulia Schiff, il pm chiede la condanna per otto ex commilitoni

Il pubblico ministero Antonio Sgarrella ha sostenuto che la giovane non aveva alcuna possibilità di sottrarsi a quella pratica, che definì un vero e proprio inferno, e ha chiesto al giudice di stabilire se un simile comportamento possa essere considerato lecito.

Secondo l’accusa, Schiff fu colpita con almeno cento frustate con fuscelli e persino sbattuta contro l’ala di un aereo, nonostante avesse più volte manifestato il proprio dissenso.

“Fu un’imboscata, non un gioco”

Anche l’avvocato della parte civile, Massimiliano Strampelli, ha parlato di un’imboscata organizzata dai colleghi della giovane per punirla, spiegando che non era amata e che nei suoi confronti esistevano motivi di risentimento. Ha chiesto inoltre un risarcimento di 70 mila euro per i danni morali e psicologici subiti dalla sua assistita.

Elemento centrale del processo è il video delle violenze, nel quale si sentirebbe chiaramente Schiff chiedere di essere messa a terra, mentre una voce fuori campo, in dialetto romanesco, commenterebbe la pesantezza delle azioni. Il pm ha riconosciuto che gli imputati non fossero criminali, ma ha sottolineato come non ci si possa divertire in quel modo, ricordando che la giovane era impossibilitata a muoversi.

Schiff oggi vive in Israele con il marito Victor, conosciuto in Ucraina dove si era arruolata come volontaria, e con il loro bambino. La prossima udienza, dedicata alle difese, è stata fissata per il 22 settembre.