Cantu' (CO)

Donna senza nome: c’è una pista

Un esperto informatico avrebbe contattato i Carabinieri della Compagnia di Chivasso. Tutte le strade portano a Francesca Pirrone, di Cantù

Donna senza nome: c’è una pista

Potrebbe arrivare presto ad una svolta il mistero della donna senza identità morta nel luglio 2024 in ospedale a Chivasso e rimasta tredici mesi nelle celle frigorifere delle camere mortuarie di via Regis.

Donna senza nome: c’è una pista

Dopo la pubblicazione dell’appello su La nuova periferia (giornale che fa parte del gruppo editoriale Netweek, al quale appartiene anche il Giornale di Cantù), infatti, un esperto informatico avrebbe contattato i Carabinieri della Compagnia di Chivasso fornendo una possibile pista, ricavata dall’analisi della fotografia della donna.

La poetessa scomparsa in Inghilterra

Grazie a una serie di comparazioni, infatti, l’uomo sarebbe arrivato ad una segnalazione di scomparsa lanciata alcuni anni fa da un ospedale inglese, e da qui ad alcuni articoli legati a varie premiazioni (anche al Salone Internazionale del Libro di Torino) di una scrittrice e poetessa poliglotta residente in Lombardia, e più precisamente nel comasco.

E ancora, a un canale YouTube con una serie di video difficili da interpretare. A questo punto, in collaborazione con i colleghi di Como, i Carabinieri stanno cercando eventuali parenti ancora in vita della donna, in modo da poter arrivare ad una comparazione del dna con quello della salma sepolta al Cimitero di Chivasso in una tomba senza nome.

La donna si chiamerebbe Francesca Pirrone, 47 anni, di Cantù.