Leini' (TO)

Leinì ha deciso e detto sì al Distretto del Cibo della Pianura Canavesana

Il progetto coniuga tradizione e innovazione, sostenibilità e crescita economica

Leinì ha deciso e detto sì al Distretto del Cibo della Pianura Canavesana

Leinì ha deciso e detto sì al Distretto del Cibo della Pianura Canavesana

Il progetto

Leinì ha ufficialmente aderito al Distretto del Cibo della Pianura Canavesana e Collina Torinese, un progetto innovativo che punta a valorizzare il patrimonio agroalimentare del territorio e a promuovere uno sviluppo sostenibile delle aree rurali. L’iniziativa, che ha ottenuto il riconoscimento ufficiale della Regione Piemonte lo scorso ottobre, coinvolge nove comuni dell’area torinese con Leinì nel ruolo di capofila. Il progetto è nato grazie al finanziamento della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando NextGeneration WE, che ha creduto nelle potenzialità di questo modello di sviluppo territoriale. Il Distretto del Cibo nasce come associazione senza scopo di lucro che riunisce comuni, aziende agricole e operatori del settore agroalimentare con obiettivi ambiziosi e concreti.

L’idea semplice ma efficace

L’idea di fondo è semplice ma efficace: creare una rete che valorizzi le produzioni locali, riduca l’impatto ambientale e contrasti lo spopolamento delle aree rurali. Tra gli obiettivi principali c’è il rafforzamento della sostenibilità ambientale delle produzioni agricole, rendendo il sistema economico locale più resiliente ai cambiamenti climatici e alle fluttuazioni dei mercati globali. Il Distretto punta anche a favorire l’integrazione tra le imprese del settore, promuovendo innovazioni tecnologiche e organizzative. Ma il progetto non si limita agli aspetti economici. Tra le finalità c’è anche la promozione della coesione sociale e la garanzia di un accesso più facile a cibi sani e di qualità per tutti i residenti. Il Distretto vuole inoltre valorizzare il turismo come strumento di tutela del paesaggio e dell’identità culturale locale. Un aspetto particolarmente interessante riguarda la volontà di garantire una distribuzione più equa del valore aggiunto lungo tutta la filiera agroalimentare, dalla produzione alla vendita, creando benefici per tutti i soggetti coinvolti.

L’investimento

L’adesione al Distretto comporta per Leinì un investimento di 1.625 euro annui, che verrà ripartito tra tutti i comuni del raggruppamento in base al numero di abitanti. Si tratta di una somma simbolica se confrontata con le potenzialità del progetto, che punta a creare nuove opportunità di sviluppo per tutto il territorio. Il Distretto del Cibo rappresenta una scommessa sul futuro del Canavese e della Collina Torinese, un tentativo concreto di coniugare tradizione e innovazione, sostenibilità ambientale e crescita economica. Un modello che, se avrà successo, potrebbe essere replicato in altre aree del Piemonte.