Arzignano (VI)

Taglio del nastro per il primo stralcio del nuovo ospedale di Arzignano e Montecchio Maggiore

L'inaugurazione si è svolta martedì 9 settembre 2025 alla presenza del Presidente di Regione Veneto, Luca Zaia: investimento da 135 milioni di euro

Taglio del nastro per il primo stralcio del nuovo ospedale di Arzignano e Montecchio Maggiore

È stato inaugurato nella mattinata di martedì 9 settembre 2025, alla presenza del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, il primo stralcio del nuovo ospedale di ArzignanoMontecchio Maggiore, che per i suoi standard progettuali e costruttivi, le dotazioni tecnologiche e l’attenzione al comfort e accoglienza degli utenti si pone come una struttura all’avanguardia tra le strutture ospedaliere regionali e nazionali.

Le caratteristiche del nuovo ospedale

È una struttura composta da due emicicli (Nord e Sud) e una piastra centrale, oltre ad un polo logistico e un polo tecnologico.

La sua realizzazione avverrà a due stralci ed il cronoprogramma prevede il completamento dell’opera dal punto di vista edilizio entro l’anno 2027.

Il primo stralcio, inaugurato martedì 9 settembre 2025, comprende tre semipiani dell’Emiciclo Nord.

L’inaugurazione del primo stralcio del nuovo ospedale di Arzignano-Montecchio Maggiore

L’Ospedale si svilupperà su una superficie complessiva di 49 mila mq, articolati su 8 piani (di cui 6 con attività sanitaria e due dedicati ad aree tecniche).

I posti letto ordinari sono 225, così come previsto da DGR 614/2019, di cui 32 camere singole e i rimanenti in camere doppie; a questi si aggiungono:

  • 10 posti letto per l’Osservazione Breve Intensiva in Pronto Soccorso;
  • 12 per il Servizio di Dialisi,
  • 6 per l’OBI pediatrico e ostetrico,
  • 18 culle in Pediatria,
  • oltre a 12 posti letto di Ospedale di Comunità.

Elevato sarà il comfort ospedaliero con stanze di degenza dotate esclusivamente di uno o due letti e tutti i posti letto possono beneficiare dei più innovativi sistemi di servizio per i degenti, quali connessione Internet e TV via cavo.

Un ruolo importante nel miglioramento del benessere di degenti, utenti e visitatori ha anche l’attenzione all’utilizzo della luce naturale, che illumina tutti gli spazi interni.

Altro punto di forza è l’efficientamento energetico che consentirà la riduzione dei consumi elettrici grazie all’utilizzo di un impianto di riscaldamento e climatizzazione di ultima generazione, insieme a infissi e rivestimenti esterni ad alto isolamento.

Dal punto di vista organizzativo l’ospedale si baserà su un modello per intensità di cura: i pazienti bisognosi di un’elevata intensità assistenziale saranno collocati nei due emicicli posti a nord, mentre l’emiciclo a sud sarà destinato ai posti letto a media e bassa intensità di cura.

“L’inaugurazione di oggi rappresenta un evento che segnerà la storia della nostra Azienda – ha sottolineato il Direttore Generale dell’ULSS 8 Berica Patrizia Simionato -. L’avvio, seppur parziale della nuova struttura ospedaliera, con un cronoprogramma di completa realizzazione entro il 2027, è la testimonianza tangibile di un continuo e costante impegno della Regione Veneto nell’investire in strutture ospedaliere innovative e, contestualmente, nel proseguire l’impegno di sviluppo delle strutture assistenziali del territorio.

Ne è testimonianza la realizzazione della Casa della Comunità proprio in una area adiacente al nuovo ospedale per favorire il percorso assistenziale ospedale- territorio”.

Investimento e tappe salienti

Il tutto con un investimento complessivo di 135 milioni di euro: 94 milioni con fondi pubblici e 41 milioni con fondi privati secondo la formula del progetto di finanza. Già nei prossimi giorni inizierà la complessa fase di collaudo del primo stralcio, mentre proseguiranno in parallelo i lavori per la conclusione del secondo stralcio.

Entro l’anno in corso è previsto l’ingresso dei primi pazienti nella nuova struttura, con l’attivazione al piano terra del nuovo Centro Dialisi, mentre al primo piano saranno trasferiti gli ambulatori della Brest-Unite ed infine al secondo piano saranno attivati gli ambulatori specialistici di Cardiologia e Neurologia.

Il trasferimento nel nuovo ospedale degli ambulatori della Breast Unit consentirà di liberare gli spazi nell’Ala Ovest del vecchio ospedale e di realizzare gli interventi edilizi necessari per l’attivazione della Casa della Comunità di Montecchio Maggiore.

Quest’ultima struttura, la cui natura è territoriale e che – come detto – sarà allocata in un’area adiacente all’ospedale, favorirà il percorso del paziente ospedale-territorio in una ottica di presa in carico complessiva del paziente stesso.