Ghisalba (BG)

"Casadio" chiuderà entro fine anno: lavoratori di nuovo in sciopero

I sindacati chiederanno all'azienda di rivedere la annunciata decisione

"Casadio" chiuderà entro fine anno: lavoratori di nuovo in sciopero
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È stato proclamata un'ora di sciopero alla Casadio di Ghisalba, storica realtà del Gruppo Cimbali specializzata nella produzione di macchine per caffè espresso professionali e macina-dosatori. La protesta si terrà mercoledì 3 settembre dalle  10  alle 11, con presidio nel piazzale antistante allo stabilimento di Ghisalba. Lo sciopero è stato indetto in concomitanza con l’incontro sindacale fissato con la direzione aziendale, durante il quale Fim CISL e Fiom CGIL, insieme alla RSU, chiederanno all’azienda di rivedere la decisione annunciata di chiudere lo stabilimento entro la fine dell’anno.

I sindacati e l'ipotesi di delocalizzare la produzione

“In quell’incontro saremo fermi nella convinzione di tenere il sito di Ghisalba ancora aperto – affermano i rappresentanti sindacali – laddove l’azienda arrivasse ancora con l’idea di delocalizzare la produzione in altre sedi del Gruppo Cimbali. Chiederemo di rivedere il piano industriale per garantire continuità ed evitare disagi alle lavoratrici e ai lavoratori di Casadio.”

Diverse mobilitazioni, nei mesi scorsi, hanno interessato lavoratori e lavoratrici dell'azienda ghisalbese, incassando anche   il sostegno dei colleghi di altre sedi del Gruppo. Il presidio del 3 settembre rappresenta un momento cruciale, secondo quanto afferma il sindacato. Che si attende, spiega,  "segnali chiari e concreti sul futuro della sede di Ghisalba e delle 46 persone impiegate nello stabilimento, tra dipendenti e somministrati". Al termine dello sciopero è prevista un’assemblea sindacale retribuita per aggiornare le lavoratrici e i lavoratori sull’esito dell’incontro.