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Terremoto in Afghanistan: centinaia di morti e migliaia di feriti

Nella notte scosse di magnitudo 4.0 anche ai Campi Flegrei

Terremoto in Afghanistan: centinaia di morti e migliaia di feriti

Una nuova tragedia ha colpito l’Afghanistan orientale: un terremoto di magnitudo 6.0 ha devastato la provincia di Kunar, vicino alla città di Jalalabad, nella notte tra domenica 31 agosto e lunedì 1 settembre 2025. Secondo l’ultimo bilancio del ministero dell’Interno afghano, le vittime sarebbero almeno 800, mentre i feriti superano le 2.700 unità. Tre villaggi sarebbero stati completamente rasi al suolo, mentre numerose abitazioni hanno subito gravi danni, in particolare nella valle di Mazar, nel distretto di Norgal.

L’Afghanistan è purtroppo abituato a tragedie simili: nel 2023 un terremoto di magnitudo 6.3 aveva provocato migliaia di morti, mentre nel 2022 un sisma di magnitudo 5.9 aveva ucciso oltre 1.000 persone nella provincia di Paktika. La conformazione geologica dell’Hindu Kush, dove si incontrano le placche indiana ed euroasiatica, rende la regione una delle più sismiche al mondo.

Terremoto in Afghanistan: centinaia di morti e migliaia di feriti
L’ultimo bilancio racconta di almeno 800 vittime, mentre i feriti superano le 2.700 unità

Ospedali al collasso

Ad Asadabad, capoluogo della provincia, l’ospedale provinciale ha dichiarato l’emergenza: il primario, dottor Muladad, ha riferito che durante la notte “arrivavano pazienti ogni cinque minuti”. I letti sono esauriti e molti feriti, tra cui donne e bambini, sono stati costretti a sdraiarsi sul pavimento. Nelle ultime ore sono stati ricoverati almeno 188 feriti e quattro corpi senza vita sono stati portati nella struttura, mentre altri decine sono stati trasferiti in cliniche locali o nell’ospedale principale della vicina provincia di Nangahar.

Il capo della polizia della provincia di Kunar ha raccontato alla BBC che le strade di accesso alle zone colpite sono bloccate da frane provocate dalle inondazioni e dalle scosse di assestamento. I soccorsi sono possibili solo per via aerea. Le autorità talebane, che hanno risorse limitate, hanno chiesto alla comunità internazionale di fornire elicotteri e assistenza umanitaria urgente per raggiungere le aree montuose isolate.

Paura ai Campi Flegrei

Intanto, in Italia, la terra ha tremato nella notte ai Campi Flegrei, in provincia di Napoli. Lo sciame sismico iniziato domenica è proseguito con una scossa di magnitudo 4.0 registrata alle 4:55 di lunedì mattina, con epicentro nei pressi di Pozzuoli e ipocentro a meno di un chilometro di profondità. Si tratta della scossa più forte degli ultimi giorni, avvertita nettamente dalla popolazione di Pozzuoli, Bacoli e Quarto.

L’INGV ha registrato almeno 40 eventi sismici in meno di 48 ore, di cui 23 nelle prime ore di oggi. Nonostante la paura, al momento non risultano danni a persone o cose. In via precauzionale, il Parco archeologico dei Campi Flegrei è stato temporaneamente chiuso e la circolazione ferroviaria sulle linee Cumana e Circumflegrea è stata sospesa per alcune ore, per poi riprendere dopo le verifiche tecniche.