Monza (MB)

Tredicenne adescata online e violentata, arrestato un sudamericano

Il responsabile, 24 anni, si è finto minorenne per rassicurare la vittima

Tredicenne adescata online e violentata, arrestato un sudamericano
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Un fermo in carcere per violenza sessuale ai danni di una ragazzina di soli 13 anni. A eseguirlo, nei giorni scorsi, sono stati gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Monza. Il destinatario è un 24enne colombiano, da circa un anno residente alla periferia di Monza, in zona Cantalupo.

L'adescamento online, poi l'incontro

Il sudamericano avrebbe conosciuto la vittima non personalmente, ma scrivendole su una chat, attraverso dunque il profilo social. Alla ragazzina, nata a Monza, avrebbe mentito sulla sua età, sostenendo di avere 17 anni. Dopo lo scambio di messaggi scatta l’incontro di persona, fissato giovedì scorso in Largo Mazzini, in centro città. A questo appuntamento, secondo quanto ricostruito, la 13enne si sarebbe presentata in compagnia di un’amica e del fratello. Ma alla fine l’indagato è riuscito comunque a restare solo con lei e a portarla in una zona appartata, probabilmente nelle vicinanze. Una volta insieme, la avrebbe fatta sedere su una coperta che si era portato da casa, facendola rilassare. In quel momento, però, il sudamericano ha rivelato le sue vere intenzioni, abusando della giovane in pieno giorno.

Il responsabile aveva già un biglietto per l'estero

Le violenze sono state confermate dagli specialisti della clinica Mangiagalli di Milano, che hanno sottoposto la tredicenne alle visite del caso. Le indagini degli investigatori della Squadra Mobile hanno portato in tempi brevi all’individuazione del presunto responsabile. Nei suoi confronti è stato emesso un provvedimento di fermo, motivato dal pericolo di fuga dello stesso. Il colombiano, infatti, avrebbe avuto con sé un biglietto aereo di andata e ritorno per il suo paese d’origine, anche se comunque acquistato precedentemente al fatto. Per lui sono scattate le manette con l’accusa di violenza sessuale aggravata, e il trasporto alla casa circondariale di Monza.

Muto davanti al giudice

Davanti al giudice, il 24enne, che ha chiesto l’intervento di un interprete di lingua spagnola, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il suo legale, l’avvocato Marco Lacchei, che lo difende di fiducia, si riserva di chiedere un interrogatorio più avanti. Al momento, dal legale non arriva nessun commento, non essendo a conoscenza degli atti di indagine. Questi, da quanto emerso, sono raccolti in un fascicolo piuttosto voluminoso. Il giovane, secondo quanto emerso, non avrebbe precedenti.